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Belgio/Middelkerke  
Dierendonckblancke Architecten

Una pelle di tegole e mattoni

Il complesso residenziale «De Boei», realizzato nel 2005 a Middelkerke dallo studio Dierendonckblancke Architecten, si caratterizza per un interessante involucro in mattoni faccia a vista e tegole che riveste le pareti verticali e le falde inclinate dell’edificio senza soluzione di continuità

Il complesso residenziale «De Boei» progettato da Alexander Dierendonck, Isabelle Blancke, Jo Taillieu e Veronique Vanhaecke dello studio belga Dierendonckblancke Architecten è un articolato progetto residenziale, completato nel 2005, situato nella cittadina di Middelkerke sulla costiera belga. I vincoli imposti dalla regolamentazione urbana locale, che limita l’altezza degli edifici e impone l’impiego di tetti a falda, sono stati assunti come veri e propri temi progettuali a partire dai quali è stato sviluppato l’intervento. Il complesso residenziale si presenta come un volume compatto articolato in tre parti ciascuna delle quali leggermente sfalsata in altezza rispetto alle altre per adattarsi alla naturale pendenza dell’isolato e della strada. Ciò determina fronti molto articolati con le aperture disposte, a due a due, a quote differenti. In elevazione, nel suo insieme, l’edificio è composto da due parti principali. La prima è costituita da due piani interrati adibiti a parcheggio e dal piano terra che si estende fino a occupare una parte della superficie interna dell’isolato, andando a creare un giardino pensile. La seconda parte dell’edificio è invece adibita alla residenza ed è costituita da quattro livelli completamente fuori terra, più la parte sommitale delle coperture a falda. L’edificio presenta pertanto cinque livelli fuori terra lungo il fronte stradale di Kemmelbergstraat e quattro livelli fuori terra verso la corte interna. I primi due piani destinati alla residenza prevedono sei alloggi simplex ciascuno, mentre i due livelli superiori ospitano dodici alloggi duplex. In pianta l’edificio si articola in sei moduli distribuiti verticalmente, a due a due, tramite tre scale interne e tre ascensori, mentre gli alloggi duplex occupano mezzo modulo per piano. Ogni modulo presenta una copertura a falde asimmetriche la cui inclinazione risulta specchiata rispetto a quella dei moduli adiacenti. Questa scelta offre un’originale interpretazione delle indicazioni normative e al contempo determina una frammentazione del volume del tetto che percettivamente alleggerisce il carattere massivo e monolitico del corpo di fabbrica. Dal punto di vista distributivo, tutti gli alloggi prevedono un nucleo centrale nel quale sono collocati le cucine, i bagni e le toilettes. Questo garantisce un’elevata flessibilità dell’organizzazione degli spazi interni, consentendo di disporre indifferentemente zone notte e zone giorno verso il fronte stradale, oppure verso il fronte interno dell’isolato che si affaccia sul giardino pensile. Particolarmente interessante è l’organizzazione degli alloggi duplex: gli spazi posti a livelli diversi si affacciano su fronti differenti grazie a una scala centrale che collega gli spazi del piano inferiore collocati in corrispondenza del fronte strada, con gli spazi del superiore collocati lungo il fronte interno o viceversa, a seconda della loro disposizione. Per quanto riguarda gli aspetti costruttivi, il complesso residenziale presenta un accurato studio del dettaglio con il quale sono stati adeguatamente affrontati i numerosi problemi connessi al doppio sfalsamento in altezza del corpo di fabbrica. L’edificio è costituito da setti in calcestruzzo armato rivestiti sui fronti esterni da una muratura in mattoni faccia a vista in laterizio con la quale viene realizzata un’intercapedine isolata. Sul fronte verso strada nella parte alta del terzo livello la muratura viene sostituita da un rivestimento in tegole di «cotto» che piega sulla falda inclinata senza alcuna interruzione. Sul fronte interno, invece, il manto di tegole scende fino a rivestire interamente il doppio livello dei duplex.

L’incasso del canale di gronda per la raccolta delle acque meteoriche all’interno dello spessore della copertura assume un ruolo fondamentale nel determinare la continuità dell’intero sistema di rivestimento dell’edificio. I fronti dell’edificio sono connotati da un identico impianto compositivo e si caratterizzano per la presenza di ampie aperture con porte-finestre scorrevoli a tre ante: l’anta centrale resta fissa mentre le due laterali sono mobili. Grazie a questa soluzione, in corrispondenza di ogni porta-finestra, può essere allestito indifferentemente un unico spazio soggiorno, oppure due camere da letto. Tutte le aperture consentono l’accesso a balconi, molto ridotti in corrispondenza dei simplex dei primi due piani, più profondi in corrispondenza dei duplex. I balconi sono realizzati con lastre prefabbricate di calcestruzzo armato fissate alla struttura portante mediante angolari di acciaio. Le lastre sono separate da tale struttura portante da un pannello di materiale isolante così da evitare ponti termici. I parapetti dei balconi, realizzati con struttura in tubolari di alluminio e tamponamento in lastre di vetro di sicurezza, sono allineati ai primi tre piani mentre arretrano in corrispondenza del secondo livello dei duplex.

Andrea Campioli
Professore ordinario, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano

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