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TRU Architects

Sede associazione tessile

Loddenheide è un’area industriale a sud-est di Münster, capoluogo non distante dal distretto industriale e minerario della regione della Ruhr. Utilizzata per scopi militari fino a metà degli anni Novanta, l’area è stata oggetto di un progetto di riconversione esemplare in termini di pianificazione urbana e sviluppo sostenibile. Il partenariato pubblico-privato che lo ha promosso, costituito tra gli altri dalla Municipalità di Münster, dalla Cassa di Risparmio di Münsterland est e dalla Banca Immobiliare della Germania Occidentale, ha perseguito due obiettivi: da un lato, la realizzazione di un ampio parco pubblico di 13 ettari e, dall’altro, la realizzazione di un parco per il commercio e la logistica che ha attirato numerosi investitori. Tra questi l’Associazione dell’industria tessile e dell’abbigliamento della Germania nord-occidentale, rappresentante circa 260 aziende collocate nei Land Schleswig-Holstein e Westfalia, che ha incaricato lo Studio behet bondzio lin architekten, con sede a Münster e Lipsia e molto attivo a Taiwan, della realizzazione della propria sede. Il risultato è un edificio stereometrico, dalla volumetria essenziale, che si apre a nord verso il pittoresco paesaggio del Parco della Pace con un’ampia facciata vetrata mentre a sud accogliere gli impiegati e i visitatori con un fronte chiuso, caratterizzato da una texture in mattoni di laterizio che richiama alla memoria la trama di un tessuto che viene spazzato dal vento. Mentre tre lati sono completamente opachi, grazie alla grande superficie vetrata orientata a nord, tutti gli uffici godono di un’illuminazione naturale e la facciata non necessita di protezione solare neanche in piena estate.

L’edificio è composto da un volume principale in linea che, con lo sfalsamento di una campata, prosegue in uno più compatto: lo scarto crea un’area d’ingresso che accoglie l’unica apertura presente nei tre fronti rivestiti di laterizio. Al piano terra, dall’ingresso è possibile accedere al volume più piccolo in cui è collocata un’ampia sala per eventi, che può essere anche affittata a soggetti esterni, e al volume più grande in cui si trovano uffici e servizi; al secondo piano sono ospitati altri uffici, una sala riunioni e servizi mentre al terzo piano si trovano degli ampi spazi disponibili a differenti articolazioni e utilizzi. La facciata in mattoni è senza dubbio l’elemento più interessante. I progettisti hanno affermato di essersi ispirati a una statua dello scultore tedesco Max Klinger ospitata nel Museo dell’Immagine di Lipsia. L’espressione corrucciata di Ludwig van Beethoven, che troneggiava al centro di una delle sale della XIV esposizione della Secessione svoltasi a Vienna nel 1902, è accompagnata da un drappo disposto sulle sue ginocchia che fa apparire il solido alabastro come un panneggio leggero che potrebbe scivolar via con un soffio di brezza. In linea con questa immagine, behet bondzio lin architekten ha realizzato un’ampia superficie verticale conferendo al massivo laterizio un aspetto leggero e dinamico. Per ottenere tale risultato sono stati utilizzati 74.000 mattoni suddivisi in 7 differenti modelli: infatti, al classico mattone faccia a vista, sono stati aggiunti 6 pezzi speciali che aumentano gradualmente l’angolazione di uno degli spigoli di 2,5°, così da passare dai 90° ai 105° gradi del mattone più ampio. I mattoni sono posizionati in modo tale che la
luce naturale vari la sua incidenza superficiale nel corso delle stagioni e delle ore della giornata simulando il movimento di un tessuto. Per la progettazione è stato impiegato un processo di progettazione parametrica mentre per il posizionamento in opera i posatori hanno potuto avvalersi di elaborati in cui era segnalata la posizione di ogni singolo mattone.

 

Adolfo F. L. Baratta

Professore Associato, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi Roma Tre

 


Scheda tecnica

Oggetto: Edificio per uffici
Località: Münster (DE)
Committente: Associazione dell’Industria Tessile e dell’Abbigliamento della Germania nord-occidentale
Progetto architettonico: behet bondzio lin architekten
Team di progettazione: Stefanie Gaasch, Tim Kossel, Ines Schulte, Pavla Briksova, Anika Schneider, David Chen, Sebastian Gatz
Progetto strutturale: Gantert + Wiemeler Ingenieurplanung
Progetto impiantistico: Ingenieurbüro Nordhorn GmbH & Co. KG
Progetto paesaggistico: Tamkus Landschaftsarchitektur
Cronologia: 2014 (progetto); 2017 (costruzione)
Superficie: 2600 m
Costo: 8,2 milioni €
Fotografie: Thomas Wrede, Figura a pag. 18 Reimund Braun