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Francia/Pantin  
Avenier Cornejo architectes

Unità abitative e spazio commerciale

Il progetto degli architetti Christelle Avenier e Miguel Cornejo per il complesso residenziale nel centro urbano di Pantin, a nord-ovest di Parigi, è costituito dai tre edifici che definiscono parte delle quinte urbane della piazza situata alla fine di rue Danton e aperta, sul suo lato meridionale, verso il canale Ourcq.
Nel campionario urbano vario ed eterogeneo che, senza soluzione di continuità, prosegue dalla capitale per dare forma a una immensa città-territorio, i tre blocchi residenziali sono pensati quali elementi ordinatori, capaci di restituire un insieme unitario e misurato sia attraverso il loro inserimento nel tessuto urbano di questa ex zona industriale, ma anche per mezzo delle loro reciproche similitudini. La disposizione dei volumi e le relazioni spaziali definite dai vuoti delle strade che li separano, aggiungono un maggiore grado di variazione nel paesaggio di questa parte di città dall’identità recente, poi ulteriormente amplificata dai suoi riflessi sull’acqua del canale.
Un terzo attraversamento corre tra i due edifici collocati a est per condurre all’ampio giardino che, seppur riservato ai condomini, consente di mantenere il legame visivo tra questo e lo spazio urbano adiacente.
L’apparente rigore dei telai che costituiscono gli impalcati dei tre edifici trova, in realtà, una più complessa articolazione nella disposizione degli elementi secondari, quelli posti in leggero sottosquadro rispetto al filo più esterno dei prospetti. Questi sono infatti definiti, oltre che dal ritmo di logge, balconi e finestre a tutta altezza, anche da porzioni di pareti realizzate con vibranti tessiture murarie. Queste articolano plasticamente gli edifici e mutano, in una varietà di ombre, a seconda delle esposizioni e del tono dei mattoni utilizzato in ciascuno dei tre casi. Sono infatti le differenze cromatiche a distinguerne le sagome che, pur condividendo il materiale utilizzato per il loro rivestimento – ilmattone dalle dimensioni standard già sperimentato dagli stessi progettisti in altri progetti – qui assume la duplice funzione di elemento unificante e, al contempo, distintivo. Le sue tonalità differenti, infatti, aggiungono un importante grado di complessità al complesso, che trova proprio nelle variazioni chiaroscurali e dei riflessi la sua chiave di espressione maggiormente caratterizzante.
Il rivestimento laterizio è, inoltre, utilizzato come una tessitura quasi astratta, che ripete la propria orditura senza nessuna velleità tettonica, in piena coerenza con la sua natura di paramento sorretto in realtà da una struttura in calcestruzzo armato. L’unitarietà del progetto risiede dunque, e quasi per paradosso, proprio nella differenza di cromia che caratterizza ciascun blocco.
Ai tre colori dei rivestimenti in laterizio si affiancano, negli intradossi di logge e balconi, intonaci dalle analoghe coloriture per rafforzare la percezione volumetrica e massiva dell’insieme e definirne con ulteriore chiarezza i volumi e le sagome.Ciascuno dei tre edifici si relaziona con lo spazio della città senza mediazioni, saldandosi con decisione al suolo e alternando, ai piani terra, locali commerciali, atri di ingresso, spazi condominiali comuni e depositi di biciclette.
Lo stretto legame tra lo spazio urbano e quello domestico prosegue anche nelle elevazioni, tramite gli spazi esterni di cui è dotato ciascuno degli 88 alloggi.
La qualità dell’abitare è così garantita anche attraverso una maggiore interazione tra interni ed esterni, in un gradiente di riservatezza degli appartamenti che dagli spazi più riservati, muove verso lo spazio urbano per mezzo di logge, balconi e terrazze. Queste ultime sono rese possibili grazie alla rastremazione degli edifici verso l’alto.
Questa soluzione, oltre a garantire una maggiore vivibilità degli alloggi con la dotazione di spazi esterni privati, alleggerisce i profili degli edifici, dando inoltre la possibilità ai piani esterni delle facciate di scartare e piegarsi per articolarne ulteriormente la scrittura e reagire in maniera differente alla luce che li colpisce.
L’impianto di questi tre edifici ha consentito, dunque, la rigenerazione di una zona altrimenti priva del carattere urbano che oggi la contraddistingue.
Le scelte tecnologiche che ne hanno guidato la progettazione ne hanno poi veicolato le potenzialità, portando alla realizzazione di un complesso residenziale capace di dare voce alla città contemporanea e alle sue necessità, reinterpretando impianti urbani, forme e materiali propri del lessico architettonico dei centri urbani storicamente più consolidati.

Alessio Agresta
Architetto, PhD, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi Roma Tre


Scheda tecnica

 

Oggetto: 88 logements + 1 local d’activités
Località: Pantin, Francia
Committente: Emerige / Semip
Progetto architettonico: Avenier Cornejo architectes
Collaboratori: Christelle Avenier, Miguel Cornejo,Christelle Avenier, Miguel Cornejo,Pierre-Nicolas Georgeton
Progetto strutturale: EVP Ingénierie
Progetto impiantistico: B52 Ingénierie
Progetto del paesaggio: Bassinet Turquin Paysage
Superficie : 5.728 m2
Cronologia: 2016 (concorso), 2019 (realizzazione)
Impresa: Hervé SA
Fotografie: Avenier Cornejo architectes, Simone Bossi,Avenier Cornejo architectes, Simone Bossi,Schnepp - Renou