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Regno Unito/Londra  
Herzog & de Meuron

Stamford Bridge Stadio del Chelsea

A Londra lo Stamford Bridge è lo stadio del Chelsea, il prestigioso club inglese di proprietà del finanziere russo Roman Abramovich e allenato quest’anno dall’italiano Maurizio Sarri. Il suo nome è da attribuire alla presenza nei secoli passati di un fiumiciat- tolo affluente del Tamigi e di un ponte che lì lo attraversava. La sua capienza, dai 100.000 posti originari, poi ridotti a 41.000 e l’essere stato fino al 2006 lo stadio più grande di Londra, non ha impedito alla proprietà di una delle squadre più prestigiose d’Inghilterra di desiderarne un miglioramento e un ampliamento e pertanto di affidarne una nuova progettazione allo studio degli architetti svizzeri. Stamford Bridge è stato costruito nel 1876 dallo scozzese Archibald Leitch ed è del Chelsea dal 1905. Sorge in adiacenza a Fulham Road, in Hammersmith e Fulham, quartiere nella parte ovest della città, che ha ospitato la IV Olimpiade nel 1908.
Per la nuova edificazione si prevede di demo- lire l’esistente insieme a alcuni fabbricati circostanti e di riedificarlo secondo le più attuali esigenze dello spettacolo sportivo; migliorandone l’accessibilità e il collegamento con la rete metropolitana (stazione di Fulham Broadway).
Il progetto di Herzog & de Meuron, già autori di prestigiosi stadi: in Svizzera (Basilea, St. Jakob Park), Germania (Monaco, Allianz Arena), Cina (Pechino, Stadio Nazionale) e Francia (Nouveau Stade de Bordeaux), incaricati nel 2014 insieme allo studio londinese Lifschutz Davidson Sandilands, è stato approvato dalla Municipalità; costerà 500 milioni di sterline e dovrebbe essere completato nel 2020-2021.
C’è l’idea di creare una struttura, sostitutiva di quella ottocentesca più volte rinnovata nel secolo scorso, ugualmente importante, ma assolutamente originale e a suo modo monumentale. Il nuovo stadio si imporrà nel contesto con chiara e armonica matericità, affidata al materiale più tradizionale che si conosca, cioè esibendo all’esterno ben 264 imponenti pilastri in mattoni, che si prolungheranno con archi rampanti, contrafforti e costoloni sul perimetro poligonale dell’edificio e confluiranno a 50 metri di altezza su un anello circolare metallico di sostegno alla copertura.
Copertura che, divisa in quattro falde, discenderà al centro del volume, convergendo in un’apertura rettangolare, sopra il perimetro del campo di calcio. L’allineamento ravvicinato delle colonne e dei relativi contrafforti (che si alterneranno in due differenti dimensioni) disegnerà i fronti edilizi, produrrà un’alternanza continua di pieni e vuoti e darà al manufatto un aspetto non massiccio, anzi leggero, capace di armonizzarsi con la parte più qualificata della cortina edilizia di Fulham road.
Altresì l’intorno della struttura verrà ad essere determinato da un alto porticato d’accesso alle superfici distributive interne: sia alle quattro tribune su tre livelli, per 60.000 posti, sui quattro lati dell’arena di gioco; sia agli innumerevoli ambienti di servizio (ristorante caffetteria, chioschi alimentari, negozi, un museo dedicato al Chelsea Football Club), dislocati su cinque piani. Inoltre, per accogliere le riserve che gli abitanti del quartiere hanno avanzato, riguardo all’incombenza che si prevedeva eccessiva con il sorgere della nuova massa edilizia, il solo livello del campo da gioco è stato impostato più in basso di quello stradale circostante, riducendo così a circa 46 metri l’altezza totale del nuovo stadio, meno elevata rispetto a quella del vecchio Stamford Bridge.

Roberto Gamba
Architetto libero professionista


Scheda tecnica

 

Oggetto: Stamford Bridge - Stadio
Località: Londra
Committente: Chelsea Football Club
Progetto architettonico: Herzog & de Meuron
Cronologia: 2014 in costruzione
Superficie: 130.000 m2
Costo della prima fase: 500.000.000 sterline
Disegni: Herzog & De Meuron