Presso la città di Amburgo, il quartiere di HafenCity, un tempo antico porto commerciale e fino al secolo scorso vero e proprio fulcro dello sviluppo economico della città tedesca, è stato negli ultimi anni protagonista di un vasto piano di riqualificazione urbanistica e sociale. Proprio all’interno di questo piano si colloca il progetto del nuovo complesso culturale e residenziale, presso cui sorge l’Elbphilharmonie, la nuova grande sala di concerto della città di Amburgo.
In seguito alla precedente dismissione del porto, nel 1999 fu indetto un concorso pubblico per la realizzazione di un masterplan, con il fine preciso di stabilire un rapporto tra l’antico centro cittadino e il fiume. La volontà, inoltre, era quella di collegare HafenCity con i territori periferici situati a sud. Con questi obiettivi, da allora sono stati realizzati, a cavallo tra le due sponde del fiume, nuovi spazi urbani, numerose infrastrutture, ponti, metropolitana e percorsi ciclabili, puntando alla costruzione di grandi opere architettoniche.
La progettazione della Filarmonica dell’Elba (Elbphilharmonie) fu, infine, assegnata allo studio di architetti svizzeri Herzog & de Meuron, i quali, al termine della loro opera, hanno consegnato alla città di Amburgo un singolare complesso edilizio, in cui alloggiano allo stesso tempo, lungo i suoi 29 piani di altezza, spazi dedicati alla musica e altri caratterizzati dalle più diverse funzioni, dalle pubbliche a quelle private di tipo residenziale e sociale. Il luogo prescelto per ospitare il complesso dell’Elbphilharmonie fu un isolato posto all’estremità occidentale dell’area portuale. L’area era già occupata dall’edificio Kaispeicher A, il quale, utilizzato come deposito fin quasi alla fine del secolo scorso, presentava una pianta trapezoidale e una solida struttura portante, in modo da reggere il peso delle migliaia di sacchi di cacao. Costruito tra il 1963 e il 1966, era stato realizzato al posto dell’antico Kaiserspeicher, una storica costruzione distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Herzog & de Meuron decidono di salvaguardare il volume esistente del fabbricato portuale, valorizzando ancora di più la sua immagine di solidità e compattezza, sì da riutilizzarlo architettonicamente quale basamento del nuovo complesso dell’Elbphilharmonie.
Completamente svuotato l’interno dell’antico magazzino, in modo da poter accogliere nuove funzioni (ingressi, sala di musica sperimentale Kaistudio, parcheggio, uffici, ristorante), l’edificio conserva, invece, il perimetro murario in mattoni, caratterizzato da aperture (50 x 75 cm) disposte regolarmente, che danno un carattere astratto e distaccato alla costruzione.
Sopra questo basamento squadrato, costituito dal Kaispeicher A, viene appoggiato un grande volume vetrato che cambia continuamente di colore, variando dall’argento alle varie sfumature di blu, con le immagini dell’acqua, degli edifici circostanti e del cielo riflesse sulle sue facciate. I suoi quattro fronti sono completamente vetrati, ricoperti da pannelli, di cui alcuni curvi e altri apribili e leggermente sporgenti; la copertura, molto particolare, presenta, invece, un andamento sinuoso, con un’altezza che va dagli 88 metri, all’estremità orientale, fino a una quota massima di 108 metri. Il peso di questo volume, nonostante abbia un’immagine di grande plasticità e leggerezza, è pari a circa 200.000 tonnellate, sorrette, in parte, dalla struttura esistente del corpo del basamento, rinforzata da una nuova struttura portante appositamente progettata. Al suo interno è situato il “cuore” dell’edificio: la nuova grande sala di concerto per 2.100 spettatori, circondata da una sala per musica da camera più raccolta (per 550 persone), da alcune strutture per conferenze, ristoranti, bar, appartamenti privati, un grande albergo e spazi di collegamento, contraddistinti da grandi superfici di pavimento e pareti in mattoni.
La sala di concerto principale presenta un’altezza di 50 metri con una composizione terrazzata “a vigneto” che circonda il palco; lo spazio interno è rivestito da lastre di fibra di gesso, diversamente interno è rivestito da lastre di fibra di gesso, diversamente modellate e orientate. La sua perfettaacustica, amplificata da un maxi organocon quasi 5 mila canne, e il totale isolamento acustico dal resto dell’edificio sono opera dell’ingegnere Yasuhisa Toyota. Al piano terra, l’ingresso principale al complesso dell’Elbphilharmonie avviene da est,dove parte una scala mobile, lievemente convessa e di 82 metri di lunghezza, che attraversa tutto il volume del basamento, quasi come una “promenade architecturale”. Il punto d’arrivo è una piazza pubblica, aperta a tutti i cittadini,che rafforza il carattere urbano dell’intero intervento. Da lì, a 37 metri di quota altimetrica,si accede alla scala monumentale, che conduceal foyer della grande sala di concerto sovrastante,alla lobby dell’albergo e ad alcuni spazi di ristoro del complesso dell’Elbphilharmonie.
I bordi della nuova piazza sono caratterizzati da una bella passeggiata circolare all’aperto, la quale offre, lungo tutto l’edificio, un panorama unico sulla città e sul fiume. Questo piano, progettato sulla quota della copertura dell’esistente Kaispeicher A, costituisce l’elemento di collegamento tra il massiccio basamento in mattoni e il blocco superiore di vetro.Possiamo, in conclusione, sostenere che l’intero complesso ha riconsegnato una nuova identità al quartiere di HafenCity, rivalorizzandolo ed ergendosi, fin da subito, quale nuovocentro culturale, sociale e residenziale, di forte attrazione sia per i cittadini di Amburgo che peri visitatori esterni. Inoltre, il progetto di Herzoge de Meuron crea un forte legame tra passato e presente, proponendo un’opera architettonica assoluta, costituita, da un lato, da uno storico edificio portuale trasformato e rinnovato,a rappresentazione del grande passato economico della città, e, dall’altro, da un nuovo volume che lo completa e arricchisce, delineando così un nuovo mondo economico e culturale per Amburgo, il tutto con uno splendido affaccio sulle acque dell’Elba.
Carmen Murua
PhD, architetto
Scheda tecnica
Oggetto: | Complesso di Elbphilharmonie |
Località: | Amburgo, Germania |
Indirizzo: | Platz der Deutschen Einheit 1-5, Amburgo,Platz der Deutschen Einheit 1-5, Amburgo,Germania |
Committente: | Freie und Hansestadt Hamburg, Germania |
Progetto architettonico: | Jacques Herzog, Pierre de Meuron, AscanJacques Herzog, Pierre de Meuron, AscanMergenthaler (Partner in Charge), DavidKoch (Partner in Charge ProjectManagement) |
Progetto strutturale: | Hochtief Solutions AG, Germany (2005-Hochtief Solutions AG, Germany (2005-2013): WGG Schnetzer Puskas Ingenieure AG, Basel, Switzerland; Rohwer IngenieureVBI GmbH, Jarplund-Weding, Germany |
Progettazione strutturale della facciata in mattoni: | (2005-2013) Jäger Ingenieure, Radebeul, (2005-2013) Jäger Ingenieure, Radebeul,Germany |
Modellazione 3D: | Herzog & de Meuron GmbH, Hamburg,Herzog & de Meuron GmbH, Hamburg,Germany; Hochtief Vicon, Essen, Germany |
Progettazione architettonica interni: | Antonio Citterio and Partners, Milan, Italy |
Cronologia: | 2001, Concept; 2003, Concept Phase;2001, Concept; 2003, Concept Phase;2004-14, Progetto; 2006-16, Realizzazione |
Dimensioni: | 10.540 m2, area del sito; 125.512 m2,10.540 m2, area del sito; 125.512 m2,superficie lorda; 475.872 m3, volume lordo |
Fotografie: | Iwan Baan |