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Danimarca/Vejle  
Studio Other Spaces

Fjordenhus di Kirk Kapital

Progettare un headquarter, ovvero un quartiere generale in cui sono collocate le principali funzioni di un’organizzazione, equivale a creare uno spazio plurale e flessibile in grado di assicurare un senso di appartenenza a una determinata comunità. L’architettura diventa quindi un insieme di spazi ibridi, di aree sociali in cui intrattenere rapporti, scambiare idee, innescare processi positivi, liberare energia e generare nuove opportunità. Un incubatore di idee e dinamiche sociali come quello realizzato da Olafur Eliasson in Danimarca.
Il fiordo di Vejle, situato nella penisola Jutland che la Danimarca condivide con la Germania, si estende a est della città di Vejle fino ad arrivare allo stretto di Kattegat che separa la Danimarca dalla Svezia. In sostanza un luogo di mezzo, un punto di incrocio tra diverse culture.
Fjordenhus (Casa del fiordo, Casa dell’insenatura) è il primo edificio progettato dallo Studio Olafur Eliasson, lo Studio dell’artista danese-islandese che in passato ha collaborato alla realizzazione della sala concerti Harpa a Reykjavík, del Serpentine Pavilion a Londra e del ponte Cirkelbroen a Copenaghen. Si tratta del quartier generale di Kirk Kapital, la holding e società di investimento di tre fratelli diretti discendenti di Ole Kirk Christiansen, il fondatore della mitica azienda produttrice di giocattoli Lego.
Fjordenhus, collocato nell’acqua, si trova vicino a Havneøen, un’isola artificiale realizzata per rivitalizzare l’area portuale prettamente industriale introducendo nuovi insediamenti residenziali e commerciali, anch’essi in fase di sviluppo da parte di Kirk Kapital, e nuovi spazi urbani progettati dall’architetto paesaggista Günther Vogt.
Accessibile tramite una passerella al piano terra e un passaggio sotterraneo che collega anche il piano interrato dell’edificio alla banchina, l’edificio è costituito da quattro cilindri che si intersecano: da ogni cilindro sono stati sottratti dei volumi troncoconici andando così a generare complesse forme curve e aperture oblunghe parzialmente chiuse da serramenti con superfici vetrate a doppia curvatura che seguono esattamente la geometria dell’involucro in laterizio.
Nei suoi 28 metri di altezza, l’edificio accoglie in un piano terra a doppia altezza, aperto al pubblico e permeato dalle acque del fiordo, due zone con opere dell’artista Olafur Eliasson, mentre nei tre piani superiori sono collocati gli uffici di Kirk Kapital: la copertura piana accoglie un giardino pensile e dei pannelli fotovoltaici.Le piante dei diversi livelli sono organizzate tramite la composizione di cerchi che, di volta in volta, sottraggono spazi, si intersecano e creano ambienti serventi e serviti, anche su doppia altezza. Al piano primo, ad esempio, sono centralmente collocati degli ampi spazi di lavoro collettivo su cui si affacciano ambienti circolari più piccoli destinati a sale riunioni, uffici, vestiboli, servizi igienici e scale a chiocciola. Anche gli arredi sono stati appositamente progettati da Eliasson.
Il classico mattone costituisce l’elemento predominante delle superfici interne ed esterne dell’edificio. La struttura in calcestruzzo armato è stata infatti completamente rivestita da mattoni faccia a vista, di 15 diverse tonalità di rosso oltre a mattoni smaltati di colore blu, verde e argento. La superficie dell’involucro ceramico risulta così vivace e organica: infatti, oltre alle differenti cromie, la tessitura è ottenuta con degli inserti irregolari e la posa presenta dei leggeri sfalsamenti rispetto al filo esterno.
I mattoni utilizzati presentano anche delle forature che consentono di realizzare dei condotti continui che garantiscono una microventilazione dello schermo, con evidenti vantaggi sull’asciugatura dei mattoni e sulle condizioni ambientali interne. 
L’edificio, con le sue forme cilindriche e la caratteristica muratura in mattoni faccia a vista, è un chiaro omaggio ai magazzini e ai silos presenti in molte località portuali danesi (e non solo). Nelle ore notturne, quando gli spazi interni sono illuminati artificialmente, il Fjordenhus diventa un faro, un landmark facilmente individuabile.

Adolfo F. L. Baratta,
Professore Associato, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi Roma Tre


Scheda tecnica

 

Oggetto: Fjordenhus
Località: Vejle, Danimarca
Committente: Kirk Kapital A/S
Progetto architettonico: Studio Other Spaces, Sebastian Behmann con Studio Olafur Eliasson
Artista:  Olafur Eliasson
Collaboratori locali: Lundgaard &Tranberg Architects
Progetto del paesaggio: Vogt Landscape Architects
Progetto strutturale: Cowi
Progetto ambientale: Transsolar Energietechnik
Consulenza tecnica: ArtEngineering
Appaltatore: Jorton
Cronologia: 2009-2018
Superficie: 9.000 m2
Fotografie:

Studio Olafur Eliasson, Anders Sune Berg
© 2009–2018 Olafur Eliasson