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Paraguay/Asunción  
Benìtez + Gabinete de Arquitectura

Casa Abu Asunción

Una casa costruita innanzitutto per proteggere e per riparare. Proteggere dalle intemperie del clima subtropicale, che contraddistingue la regione sud-orientale del Paraguay, con le forti oscillazioni della temperatura, che può variare dai 47 ai -2 gradi Celsius, e con le abbondanti precipitazioni, che troppo spesso si tramutano in violenti temporali. 

Ma, anche, una casa in grado di difendere dagli eventuali malintenzionati, trasmettendo la sensazione di sicurezza, fisica e psicologica, ad un’anziana madre, alla quale era stato rapito da poco uno dei suoi parenti vicini.

Dunque, un volume per molti versi introverso e chiuso verso l’esterno, un piccolo “fortino” situato all’interno di una parcella di forma sostanzialmente rettangolare, in un quartiere della capitale Asunción, realizzato per far alloggiare una persona anziana insieme a uno dei suoi figli. Allo stesso tempo, però, una volta varcato il cancello d’ingresso, la casa Abu doveva mostrarsi “intima” ed essere disponibile e attrezzata per ospitare nei suoi nuovi ambienti, in uno dei fine settimana, le grandi riunioni famigliari composte da una quarantina di persone, tra cui i 7 figli, i 25 nipoti e i numerosi amici e parenti.

E allora, ecco, una villa recintata e chiusa, che, nei suoi complessivi 750 m2 sviluppati nei due piani fuori terra, insieme allo spazio seminterrato oggi riservato al nuovo studio del “Gabinete de Arquitectura”, presenta il piano terra leggermente rialzato (anche per far confluire un po’ di illuminazione naturale e di aria nel locale sottostante) e quasi completamente libero e “passante”, da un piccolo patio d’entrata ad un altrettanto piccolo giardino sul retro.

È soprattutto qui, in questo vasto soggiorno aperto di forma rettangolare, di circa 15 m di lunghezza e 7,5 m di larghezza, che ci immaginiamo il svolgersi di innumerevoli storie e scene di vita famigliare comuni a tante altre famiglie numerose, e non. Le sue grandi porte in legno massiccio, situate nei due fronti “corti” dell’edificio, s’innalzano completamente, come un ponte levatoio, attraverso un originale meccanismo di carrucole, facendo così aggregare al soggiorno della casa anche lo spazio esterno dei due cortili che la completano. 

Questo nuovo ambito esteso, in parte aperto, e coperto, che attraversa tutto il piano terra della villa e simboleggia un po’ tutta la casa, su un lato lungo della sua pianta rettangolare ospita il blocco dei servizi (cucina, lavanderia, dispensa, bagno e scale), sull’altro un’estesa rampa di risalita schermata da una grande parete semitrasparente realizzata in mattoni, secondo un disegno regolare e geometrico. 

Il piano superiore, invece, è stato adibito a una grande “zona notte” composta dalle quattro camere da letto, dai bagni e da alcuni locali guardaroba. Inoltre, grazie all’inclinazione del tetto a due falde, la pianta presenta ampie zone che raggiungono i 5 m di altezza, utili per aumentare il volume d’aria nello spazio del piano, impiegato per ottimizzare il raffrescamento naturale della casa.

Tutto l’edificio è sostenuto da due travi Vierendeel lunghe 14 m, che lo attraversano trasversalmente e scaricano il loro peso nei 4 pilastri abilmente alloggiati nei muri perimetrali della casa. 

I travetti longitudinali bilanciano le tensioni interne della copertura, che viene internamente “finita” da una gigantesca “lastra armata” sospesa da cavi d’acciaio; la “lastra”, leggermente curva, è composta da mattoni posati trasversalmente, che caratterizzano il soffitto di questo spazio unico.

La maggior parte della casa Abu è stata realizzata in mattoni, il materiale di costruzione più economico e popolare in Paraguay, utilizzato in questo progetto spesso ai margini delle sue capacità materiali e costruttive, secondo le stesse parole del progettista, convinto sostenitore della tesi che “il cantiere funziona come una specie di grande laboratorio”.

 

Igor Maglica
Phd, architetto e giornalista


Scheda tecnica

Oggetto: casa Abu
Località: Asunción, Paraguay
Committente: Privato
Progetto architettonico: Gabinete de Arquitectura: Clara Bazet + Carlos Agüero + Nicolas Arancibia + Pilar Burró + Solano Benítez + Berenice Gomez + Cristina Cabrera + Alberto Marinoni + Gerardo Esteche + Guillermina Iglesia + Gloria Cabral + Lisandro Villanueva + Lorena Silvero + Luis Ayala
Progetto strutturale: Enrique Granada
Cronologia: 2006-07
Superficie: 750 m2
Fotografie: Lauro Rocha

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