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Proctor and Matthews Architects

Proctor e Matthews in dettaglio

La ricercata articolazione tridimensionale della tessitura dei rivestimenti in mattoni dei progetti di Proctor e Matthews propone declinazioni sempre inedite del tema della muratura faccia a vista.

La sperimentazione condotta sul tema del rivestimento in mattoni faccia a vista in laterizio possiede un’evidente centralità nella ricerca progettuale dello studio londinese Proctor e Matthews. Ogni progetto costituisce infatti l’occasione per interpretare con originalità la storia plurimillenaria dell’impiego del mattone come elemento di rivestimento, tanto sul piano formale, cimentandosi con la messa a punto di soluzioni di tessitura muraria sempre nuove, quanto dal punto di vista tecnico-costruttivo, attraverso una meticolosa ricerca rivolta alla caratterizzazione del mattone, alle modalità di assemblaggio, alle possibilità di ibridazione tra logiche costruttive con retroterra culturali anche molto diversificati.

La cura del dettaglio assume poi un ruolo particolarmente significativo in tre progetti residenziali, ai quali, non a caso, negli anni 2012, 2013 e 2014, è stato conferito il Brick Award promosso dall’inglese Brick Development Association.

Il progetto più recente è quello del complesso residenziale Abode, situato nell’insediamento di Great Kneighton, nella periferia sud di Cambridge, completato nel 2014. La sua articolazione prende forma dall’idea di strutturare un fitto tessuto residenziale a partire da un grande spazio a corte, la «great court», che riprende il tema delle corti di Cambridge. A partire da questo spazio, che presenta un evidente carattere urbano, si sviluppa un tessuto che ricerca una stretta relazione con il verde e le cui architetture evidenziano una interessante reinterpretazione del vernacolo locale, anche nella definizione del dettaglio costruttivo.

Gli edifici che delimitano la «great court» ospitano le residenze collettive e i servizi di quartiere; presentano una struttura in c.a. parzialmente prefabbricata e un tamponamento a doppia parete con muratura interna in blocchi, intercapedine isolata e paramento esterno in mattoni faccia a vista. Quest’ultimo è realizzato con mattoni di colore giallo con tessitura a cortina che, in corrispondenza degli ingressi agli alloggi assume un carattere tridimensionale attraverso la posa di mezzi mattoni semipieni di colore bruno disposti di testa a sporgere dal filo della facciata. Dal punto di vista del dettaglio la cura della tessitura muraria è affiancata da un preciso disegno dei parapetti vetrati e del rivestimento in lamiera metallica forata che caratterizza la parte alta degli edifici.

Il complesso di edilizia sociale Hargood Close, realizzato nel 2013 a Colchester, nell’Essex, presenta, a una scala più ridotta, temi analoghi a quelli elaborati nella «great court» di Abode. L’intervento è costituito da una serie di corpi di fabbrica a due piani con differenti tipologie di alloggi disposti intorno a spazi cortilizi. Dal punto di vista del dettaglio anche in questo caso è stata riservata grande attenzione alle tessiture murarie che prevedono l’impiego prevalente di mattoni laterizi di colore rosso con alcune porzioni in mattoni di colore bruno e all’accostamento tra murature, parti metalliche ed elementi di cls lasciati a vista. L’aspetto caratterizzante è tuttavia costituito da elementi di tamponamento a traforo che si alternano a lastre di vetro nel delimitare il ballatoio di distribuzione agli alloggi del piano superiore.

Infine, nel progetto delle 337 unità abitative di Horsted Park, realizzate a partire dal 2010 nel Kent, due miglia a sud dei centri di Chatham e di Rochester, l’impiego del rivestimento in mattoni faccia vista su una struttura lignea a telaio costituisce un evidente riferimento alle modalità costruttive dell’edilizia rurale del luogo. Se dal punto di vista della strategia insediativa l’obiettivo del progetto è quello di realizzare un tessuto con ampie aperture visive nei confronti del paesaggio circostante, dal punto di vista architettonico il progetto mira alla messa a punto di una serie di tipologie residenziali a partire da una radicale rivisitazione delle caratteristiche tipologiche e costruttive degli edifici rurali della campagna del Kent. Il progetto si fonda sulla ripetizione di forme semplici, quasi astratte, ma fortemente radicate nell’immaginario collettivo del luogo, per la cui costruzione viene utilizzata una tradizionale struttura rivestita in mattoni. Il rivestimento è costituito da una muratura in mattoni faccia a vista a una testa disposti con tessitura a cortina che presenta in corrispondenza degli ingressi mattoni posati di testa a sporgere dal filo facciata. Ed è proprio questo innovativo studio del dettaglio della tessitura muraria a caratterizzare il progetto di Horsed Park rispetto alla prassi costruttiva delle murature in mattoni faccia a vista, pervenendo a un risultato di grande interesse, tanto da essere riproposto in molti progetti successivi. 

Andrea Campioli
Professore Ordinario, Politecnico di Milano

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