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Italia/Perugia  
Alessandro Bulletti Architetti

Casa BC

L'intervento di tipo residenziale si colloca all’interno del paesaggio collinare della campagna perugina in un'area caratterizzata da bassa densità edilizia e dalla presenza di ampi spazi verdi. A livello tipologico e distributivo l’edificio si configura come una costruzione isolata, di tipo unifamiliare, sviluppata su due piani. Il piano terra ospita le funzioni comuni e relazionali che si articolano attraverso ampi spazi aperti tra loro diversamente relazionati e diaframmati. Dalla zona di ingresso si accede all'area soggiorno, pranzo e cucina sviluppata secondo una logica di continuità spaziale in grado, pur nella sua unicità, di qualificare diversamente i vari luoghi dello stare comune. Sempre a piano terra, ma in una zona più privata, abbiamo l’area studio e lavoro. Al piano superiore, collegate da una scala che parte dal soggiorno, si trovano le tre camere da letto, due singole ed una matrimoniale, che aprono su un corridoio che al suo termine affaccia sullo spazio a doppia altezza, parte di una porzione del sottostante soggiorno, fornendo continuità relazionale, percettiva e funzionale tra le zone comuni e quelle private della casa.

Il progetto complessivo della residenza nasce dalla attenta e controllata giustapposizione di tre volumi tra loro orientati secondo differenti giaciture, i quali nella loro compenetrazione definiscono quasi senza il ricorso a partizioni interne, se non quelle strettamente necessarie, le funzioni, il ruolo e la qualità degli spazi interni e le loro modalità di relazione. Una progettazione per setti murari diversamente orientati in grado di definire in finale un volume percepito, vissuto e sentito come unitario. Seguendo questa logica progettuale anche la copertura si configura come un asimmetrico doppio piano inclinato capace di avvolgere e unificare tutto il volume costruito. Per ottenere tale scopo si è fatto ricorso a un tetto realizzato attraverso l’uso di tegole piane in laterizio che per matericità e linearità della forma unificano percettivamente e linguisticamente i piani verticali dei muri con quelli sovrastanti inclinati attraverso una sottile linea continua.

L’edificio si configura come un volume unitario in muratura di laterizio faccia a vista all’interno del quale la luce penetra attraverso operazioni di sottrazione di materia, sostituita da aree vetrate, più ampie per gli spazi comuni e più contenute per gli ambienti privati. Più che di finestre possiamo perciò parlare di smaterializzazioni di porzione dei setti murari. Questa modalità di azione fa si che le aperture così definite non solo garantiscano la necessaria e corretta illuminazione ma stabiliscano anche un rapporto differentemente qualificato tra l’interno e l’esterno. Quasi una relazione paritetica in cui entrambi i luoghi assumono lo stesso valore facendo si che in ogni situazione l’uno definisca l’altro e viceversa. La diversa giacitura dei tre volumi che disegnano l’edificio con una forma planimetrica simile ad una “U” leggermente inclinata, stabilendo una morfologia dinamica e non statica, definisce la qualità complessiva dell’intervento in cui l’interno dialoga e si fonde con l’esterno dando luogo ad un sistema variegato e diversamente qualificato di spazi, luoghi e relazioni. All’interno di questo impianto l’area dedicata alla piscina è concepita come fosse un volume interno proiettato all’esterno e di conseguenza non avulso ma strettamente connesso per linguaggio e matericità al corpo principale. Un luogo interno che si configura come esterno caratterizzato da una serie di setti murari, anch'essi in laterizio faccia a vista, che definiscono una quinta scenica che si affaccia sullo specchio d’acqua ricreando un ambiente simile alle ville romane di epoca imperiale.

Un teatro all’aperto in cui si ambienta la vita all’esterno degli abitanti della residenza. A livello costruttivo l’edificio è realizzato con una struttura principale in calcestruzzo armato e tamponamento in muratura multistrato, con muratura interna in blocchi e paramento esterno in laterizio faccia a vista ed interposto isolante termico. Una soluzione tecnologica complessivamente massiva che garantisce un buon comportamento termico sia nella stagione invernale che in quella estiva e, nello stesso tempo, grazie alla duttilità aggregativa del mattone a vista, una continuità materica, cromatica e percettiva dei volumi che, pur differentemente disposti, si relazionano tra loro senza soluzione di continuità. Per quanto riguarda la struttura orizzontale questa è realizzata in latero cemento ed è composta da blocchi e travetti interposti, tralicciati preconfezionati con fondello in laterizio, il tutto ricoperto da getto di completamento.

Ernesto Maria Giuffrè

Architetto, PhD, libero professionista

 


Scheda tecnica

Oggetto: Edificio residenziale monofamilare
Località:

Perugia

Committente: privato
Progetto architettonico: Alessandro Bulletti Architetti
Team di progettazione: Maria Giovanna Bignami, Alessandro Bulletti, Marco Calderini
Direttore lavori: Alessandro Bulletti
Progetto strutturale: ing. Umberto Tassi-M.T. Progetti
Progetto impiantistico: ing. Bruno faina
Impresa di costruzione: Frittelli edilizia
Cronologia: Progetto 2015, Realizzazione 2015-2020
Superficie: 436 m2