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Cina/Shaanxi  
John Lin

Casa prototipo nella provincia di Shaanxi

In tutto il mondo assistiamo perplessi e preoccupati al progressivo svuotamento delle regioni agricole del pianeta a causa dello spostamento dei loro abitanti nelle grandi megalopoli. Anche se spesso questo equivale a trasferirsi nelle vaste aree periferiche suburbane, in condizioni peggiori di quelle precedenti, il fenomeno dell’inurbamento, che investe rilevanti problematiche sociali, culturali ed economiche, sembra inarrestabile. Nella Repubblica Popolare Cinese, un paese socialista che, però, da tempo ha fatto sue tutte le maggiori problematiche e contraddizioni della società capitalista occidentale, il numero delle massicce migrazioni dai villaggi rurali verso le nuove metropoli del paese (basta ricordare Shanghai e Beijing, ex Pechino) raggiunge ormai proporzioni preoccupanti. Ciò nonostante, le ultime previsioni governative pronosticano, nel corso dei prossimi trent’anni, un’ulteriore «urbanizzazione» per la metà dei 700 milioni di abitanti a oggi ancora presenti nelle zone rurali.

Finalmente, sia alcune associazioni che singole persone hanno cominciato ad accorgersi dell’importanza globale della questione, che riguarda tutto il pianeta e non solo la Cina, ed ecco la nascita di prime indagini e lavori su come affrontare questo problema mondiale. In Cina uno degli studiosi più attivi rispetto al tema dell’inurbamento è stato John Lin, assistant professor presso la Facoltà di architettura della University of Hong Kong. Lì, insieme a Joshua Boichover, ha dato vita al Rural Urban Framework (RUF), un laboratorio di ricerca che ha realizzato numerosi studi mirati sulle trasformazioni in atto nelle campagne cinesi ed ha promosso analisi specifiche sulle tipologie abitative della casa rurale. 

Lin, coadiuvato da un team universitario e dal lavoro di numerosi studenti, realizza meticolosi rilievi e indagini tipologiche nel villaggio Shijia, vicino alla città di Xi’an, nella provincia di Shaanxi, volti a cercare un prototipo contemporaneo della tradizionale casa a corte cinese. Tutte le case del villaggio Shijia occupano parcelle di dimensioni simili e sono state costruite in origine con mattoni di fango; in alcuni casi le stesse sono poi state trasformate in costruzioni di mattoni e cemento, a volte, ricoperte con piastrelle di ceramica. L’intero progetto è stato finanziato dalla Luke Him Sau Charitable Trust, una fondazione privata di beneficenza, con il sostegno della Federazione delle donne di Shaanxi e l’Università di Hong Kong.

Il modello proposto da Lin e dai suoi collaboratori è un’evoluzione di quello presente nel villaggio e non una semplice imposizione accademica; inoltre, ha il pregio di valorizzare alcune caratteristiche importanti del «dna» della casa-tipo esaminata, come l’assenza di una manodopera qualificata nella regione e la consapevolezza che tale tipologia di alloggio è stata ideata senza un progetto. L’esempio realizzato costituisce un prototipo: una soluzione generica che può essere adattata alle esigenze specifiche di utenti reali, quasi per favorire una sorta di autoespressione e di autocostruzione. In Cina, nel contesto rurale, la gran parte di attività sociali e lavorative si svolgono intorno a un cortile interno, posizionato nella zona centrale della casa, che ha il ruolo del «fulcro» funzionale e visivo intorno al quale gravitano gli altri locali interni dell’alloggio. 

Il prototipo realizzato da John Lin è un edificio unifamiliare a un piano, di forma rettangolare, di circa 32 x 12 m, circondato da una schermatura continua in mattoni posta lungo i quattro lati, che, allo stesso tempo, protegge dal calore del sole e lascia passare la leggera brezza del vento. I due fronti «corti» della casa, rivolti a nord e a sud, contengono gli ingressi (quello principale a nord e l’altro, secondario, rivolto a sud) che permettono l’accesso alla casa attraverso uno spazio non coperto. Oltre ai due patii, la pianta, elementare dal punto di vista tipologico, ne ingloba altri due più piccoli, posti sui lati lunghi dello spazio centrale adibito a soggiorno; funzionalmente, un primo cortile è impiegato per il lavaggio e la stenditura dei panni, mentre un secondo per la semina di colture a secco (mais, semi, ecc.).

I quattro cortili sono stati dislocati all’interno della pianta della casa prototipo in modo da relazionarsi con gli altri locali attigui, come la cucina, il bagno, il soggiorno e le due camere da letto. Inoltre, ogni patio è spazialmente unico. Si può affermare che l’edificio è stato progettato intorno ai quattro cortili che assolvono non solo la loro attività funzionale, ma anche quella sociale. La copertura, altro elemento fondativo della casa, è stata progettata per «zone» ed è multifunzionale: la sua sezione «scalinata» garantisce l’accessibilità diretta da uno dei cortili e, inoltre, offre la possibilità di raccogliere l’acqua piovana (da utilizzarsi durante le lunghe e secche estati), avere uno spazio per essiccare il cibo e per sedersi e godere dal paesaggio. In realtà, è tutto l’edificio a essere stato progettato per formare un esempio valido di autosufficienza e sostenibilità: oltre alle funzioni assolte dal tetto e dalla schermatura in mattoni, l’ultimo dei cortili, quello «sul retro», ospita i maiali e un sistema sotterraneo di produzione di biogas che fornisce l’energia per cucinare; il fumo della stufa centrale della casa viene canalizzato, prima di uscire dal camino, sotto il tradizionale letto riscaldato; la struttura in cemento è antisismica. Queste importanti caratteristiche progettuali e sociali hanno portato all’opera realizzata a Shijia numerosi riconoscimenti e premi – tra i quali anche quello prestigioso della rivista «The Architectural Review» – rendendola un fondamentale modello di casa «contadina» cinese contemporanea. 

Igor Maglica
PhD, architetto e giornalista


Scheda tecnica

Oggetto: John Lin, Rural Urban Framework (RUF)
Località: Shaanxi, Cina
Progetto architettonico: Huang Zhiyun, Maggie K Y Ma, Jane Zhang, Qian Kun, Katja Lam, Li Bin
Project manager: Kwan Kwok Ying
Cronologia: Assegnazione dell’incarico 2009; fine lavori 2012
Superficie: 380 m²
Costo: 53,400 USD (325,320 RMB); 140 USD/mq
Fotografie: Rural Urban Framework (RUF)

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