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Italia/Bergamo  
Brembilla Forcella Architetti

Ampliamento RSA

Nel territorio lombardo della bassa bergamasca compreso tra il corso dei fiumi Adda e Serio, tra Treviglio, crocevia di strade e ferrovie di oltre 30.000 abitanti, Fara Gera d’Adda con 8.000 abitanti e Caravaggio, città di oltre 16.000 abitanti famosa per il suo santuario e per le origini di Michelangelo Merisi e di Polidoro, le tre amministrazioni comunali costituiscono il Consorzio Intercomunale per il Gerontocomio. Questo ente, insieme alla “Pia Casa di Riposo Brambilla-Crotta” e al “Ricovero Giuseppe Garibaldi”, attraverso la Fondazione Anni Sereni Onlus, ha lo scopo di dare assistenza sanitaria, riabilitativa, culturale e ricreativa alle persone fragili, costituendosi come residenza sociosanitaria per anziani (RSA).
Il complesso da essa gestito sorge, inserito nel distretto sanitario di Treviglio, vicino all’ospedale, è assai articolato, ha una propria identità compositivo-architettonica e una marcata caratterizzazione planivolumetrica. Si compone di un edificio centrale, sviluppato su sei piani, inserito in un giardino molto vasto, che è stato oggetto in anni recenti di vari ampliamenti, compreso un padiglione soggiorno e una palazzina hospice per cure intermedie. Di recente, la Fondazione ha voluto predisporre un nuovo progetto che ben si integra con lo stato di fatto, ponendosi in contiguità con l’esistente “casa-albergo” e in sintonia con l’assetto esistente e con le altre tipologie di facciata.
Il nuovo edificio che qui presentiamo, concepito come una sorta di grande casa, ospita una Residenza sanitaria assistita, uffici e consultori per la comunità.
Si articola su tre livelli (seminterrato, rialzato e primo), con il blocco del corpo scale esteso fino alla copertura per garantire agevole accesso al tetto per la manutenzione degli impianti ivi collocati. L'edificio ha una planimetria di forma sostanzialmente rettangolare e si esprime con un linguaggio architettonico del tutto analogo all’esistente edificio dell’hospice.
A questo si collega, sia al piano seminterrato (dedicato al personale di servizio), che al piano rialzato (coincidente con il livello della portineria), tramite un “tunnel”, garantendo così l’accesso dall’ingresso principale della “casa-albergo” e la facile raggiungibilità attraverso un ambiente protetto, riscaldato e raffrescato. La sua architettura dialoga all’interno, con i residenti e all’esterno con natura e preesistenze.
Nell’ottica di favorire l’ambientamento degli ospiti, la pianta rettangolare conferma l’ordine dell’insediamento preesistente, ottimizzando le quantità spaziali concesse.
Per contrappunto, nelle quattro facciate la quiete geometrica del complesso è mossa dalla giustapposizione di mattone e intonaco, con articolazioni che favoriscono il dosaggio della luce naturale. L’involucro verticale opaco risulta realizzato con stratigrafie di tamponamenti in blocchi di laterizi che in parte sono completate da un rivestimento in mattoni facciavista. I fronti si configurano pertanto in quattro modi diversi, alternando chiari e scuri, inquadrature e incavi finestrati regolari.
Il mattone è apparecchiato con cambi di tessitura realizzati in continuità di superficie trattata, alternando la posa tradizionale a cortina con porzioni ove le coste sono allineate in verticale, come fosse la rappresentazione di accurati rappezzi e la predisposizione di una continua e solida zoccolatura.
I progettisti bergamaschi, uniti in sodalizio dal 2008, ispirandosi in questo modo all’architettura rurale lombarda testimoniano altresì la duttilità estetica e funzionale del mattone, elemento modulare per eccellenza che può essere combinato con composizioni diverse, per creare svariati effetti di trama.
Sulla facciata più lunga, attraverso un sistema di schermatura a setti verticali, vogliono invece evocare, in chiave moderna e semplificata, il ritmo e la ripetitività del sistema trilitico della composizione classica.
L’opera che ne risulta, rispettando i vincoli della tipologia, fornisce così qualità dell’abitare e prospettive mutevoli.

Roberto Gamba,
Architetto, libero professionista


Scheda tecnica

 

Oggetto: Residenza sanitaria assistita
Località: Treviglio, Bergamo
Progetto architettonico: Francesco Forcella, Davide Brembilla
Progetto strutturale: Paolo Recalcati - C.S.E.Paolo Recalcati - C.S.E.Paolo Manzoni - MarcoManzoni
Progetto impiantistico: SITE Engineering
Impresa di costruzione: Benis S.R.L.
Cronologia: 2010-2016 
Fotografie: © Francesca Iovene