fbpx
Italia/Milano  
Cino Zucchi Architetti

Isola 8 a Milano

Il complesso residenziale «Isola 8» si inserisce nell’ambito del Programma Integrato di Intervento Garibaldi-Repubblica e si colloca all’interno di un lotto trapezoidale delimitato dalle vie Viganò a est, De Cristoforis a sud e Rosales a ovest. Il progetto, oggi in fase finale di realizzazione, intende concludere l’isolato residenziale già interessato da volumetrie esistenti a nord, configurandosi come la testata di affaccio verso la città «consolidata». Il complesso contempla due edifici a torre, di nove e tredici piani, collegati da un fabbricato a «piastra» con funzione di atrio principale comune.

I principali accessi pedonali e carrabili, tra cui la rampa di distribuzione ai tre piani di parcheggi interrati, sono situati su via De Cristoforis. Le dimensioni limitate del lotto, decisamente contenute rispetto alla volumetria edificabile, hanno imposto un intervento ad alta densità che tuttavia non rinuncia all’obiettivo di correlarsi in modo garbato alle cubature esistenti e che raccoglie con sensibilità la sfida di garantire, anche nell’ambito di un’opera di imponenti dimensioni, la qualità di spazi pubblici e privati, spesso facilmente disattesa in caso di architetture di analoga scala.

Obiettivo del progetto è infatti relazionarsi in modo coerente con l’edilizia limitrofa preesistente, caratterizzata anche dalla presenza di frammenti di un tessuto urbano di origine tardo-ottocentesca: i nuovi volumi sono concepiti non solo nel rispetto dei limiti visuali e di orientamento dei fabbricati circostanti ma anche in relazione altimetrica con essi, in modo da ridurre l’impatto della nuova costruzione.

Le volumetrie di altezza minore sono situate in prossimità dell’edilizia storicizzata, all’angolo tra via De Cristoforis e via Rosales; quelle di altezza maggiore (nove piani) attuano un forte salto di scala relazionandosi visivamente con il residence esistente affacciato su via De Cristoforis; il volume più alto (tredici piani), situato all’angolo con via Viganò, esalta con la sua rotazione il dialogo visivo con la cortina di residenze di analoga altezza, già progettate e in fase di costruzione, nel lotto contiguo di proprietà Hines. Il piano prevedeva la definizione di un chiaro fronte urbano su via De Cristoforis, caratterizzato dall’allineamento di volumi continui.

Per ovviare al rischio di una quinta muraria che avrebbe costituito una forte cesura rispetto all’intorno, ottimizzare l’illuminazione naturale dei fronti e migliorarne gli affacci, i progettisti hanno scelto di interrompere la volumetria nella parte centrale adottando la tipologia delle torri e di disporre i volumi secondo una nuova giacitura che riducesse l’impatto visivo del complesso senza compromettere l’identità di fronte urbano principale ascritta al prospetto su via De Cristoforis.

Al piano terra, il corpo vetrato centrale di collegamento delle due residenze ospita l’accesso principale comune ai due corpi scala delle torri. Una serra interna all’atrio anticipa visivamente il piccolo ma gradevole spazio a corte interna, arricchito da vasche verdi, arredi e percorsi pedonali privati che raccorda i due fabbricati: l’interruzione della volumetria nella parte centrale contribuisce a garantire alla corte nord un soleggiamento che altrimenti sarebbe stato negato dalle nuove costruzioni. A sud-ovest, una porzione di superficie disponibile si presta a ospitare funzioni compatibili alla residenza, quali spazi commerciali di piccolo taglio. 

Ai piani superiori, la composizione planimetrica è semplice ed efficace: una scala centrale distribuisce agli appartamenti (fino a quattro per piano) attraverso un ampio pianerottolo. Gli alloggi sono caratterizzati da varie dimensioni, da quelli più ridotti ai piani inferiori a quelli aggregati in tagli più ampi procedendo verso i piani più alti, fino ai veri e propri attici, in modo da soddisfare le esigenze del più ampio bacino di utenza possibile. Le torri si stagliano nello skyline milanese quasi come icone totemiche ammiccanti al film «Metropolis» di Lang.

Tuttavia, senza alcun artificio retorico ma con grande dimestichezza compositiva, la massa monolitica dei fabbricati, caratterizzata da una partitura muraria continua e compatta in laterizio, viene variamente «frastagliata» da rotazioni e salti di altezze, vivacizzata da giochi di aggetti (le ampie terrazze, su cui si affacciano le zone giorno degli alloggi) e di trasparenze (le vaste superfici vetrate di finestre e parapetti), acquisendo così quasi una forza endogena e un intrinseco dinamismo che riducono l’impatto visivo e «psicologico» dell’imponente costruito.

Un intervento decisamente convincente grazie alla coerenza dell’impianto insediativo, all’attenzione generale rivolta alla qualità fruitiva e percettiva, alla solidità della costruzione grazie all’impiego di materiali affidabili come il laterizio, il cui risultato complessivo è una composizione al contempo vigorosa e raffinata.

Chiara Testoni
PhD, architetto


Scheda tecnica

Oggetto: Edificio residenziale Isola 8
Località: Milano, Garibaldi Repubblica
Committente: Porta Vittoria Spa
Progetto architettonico: Cino Zucchi Architetti - Barbara Soro
Collaboratori: Andrea Balestreri, Anna Barchini, Giulia Buzzoni, Omar de Ciuceis, Chiara Toscani, Valentina Zanoni, Matteo Vecchi (render), Roberto Rezzoli con Stefano Goffi (modello), Diego Martinelli (grafica)
Progetto strutturale: F. Scarantino, G.M. Iselle
Progetto impiantistico: Ai Studio, Gian Paolo Bottan, Enrico Fabris, Giorgio Macri
Impresa edile: Italiana Costruzioni
Direzione lavori: Carlo Frediani
Cronologia: 2015 (fine lavori)

contentmap_plugin