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Italia/Milano  
Guazzino + Rizzato + Rossi + studio Bodin

Valorizzazione della Darsena a Milano

Milano è legata al territorio circostante attraverso una rete di canali che trovano sbocco alla Darsena, localizzata lungo il perimetro delle Mura spagnole. Nel 2004 il Comune aveva bandito un concorso di progettazione a inviti per la valorizzazione dell’area, per ottemperare a un obiettivo programmatico che prendeva in considerazione tutta l’area dei Navigli e che era determinato come conseguenza dell’attuazione, al di sotto del bacino acqueo, di un parcheggio da 700 posti. 

A seguito di proteste da parte di abitanti del quartiere, contrari a interventi sul traffico di quel tipo, i lavori per il parcheggio sono stati sospesi e il progetto Darsena accantonato per lungo tempo. 

Con i programmi di Expo 2015, che hanno preso comunque in considerazione la valorizzazione paesaggistica della città, dei Navigli e della rete irrigua, si è voluto considerare la riqualificazione della Darsena e dell’area contigua come il punto di partenza del più complesso progetto denominato le «Vie d’Acqua» e, grazie alla società Expo, il progetto di concorso ha così potuto essere sviluppato in esecutivo e realizzato.

L’area della Darsena è parte di un vasto luogo a destinazione civile, commerciale e di incontro, legato a monumenti (le chiese di San Lorenzo, Sant’Eustorgio, l’Arena romana), che conserva anche i caratteri di borgo fuori le mura.
La sistemazione di un’area così vasta, centrale e così ricca di storia, per il godimento della collettività, è sicuramente un avvenimento epocale e un atto che può rendere la città oggettivamente accogliente.

Ugualmente si può ritenere un atto di ponderata consapevolezza scientifica la scelta a suo tempo effettuata, da parte della giuria, di attribuire la vittoria al gruppo di architetti italo francese e al loro progetto che si è posto l’obiettivo di recuperare, attraverso gli strumenti propri dell’architettura, il ruolo e il valore da essi ricoperto nella città. Esso ha memoria delle mura seicentesche; riqualifica le due piazze (Cantore e XXIV maggio), per ricordarne la vecchia funzione di porte, sugli assi di ingresso alla città e di luoghi a vocazione mercantile; rende le sponde approdi di una nuova percorribilità turistica.

Si valorizza il sistema dell’acqua, rendendolo simbolo dell’attivismo produttivo, del desiderio cittadino di disporre di spazi per il divertimento, del rispetto verso la natura. 

Un nuovo assetto unitario e riconoscibile emerge grazie al muro in mattoni e granito che delimita la lunga passeggiata, creata sul bordo della darsena, con rampe di salita, scale, passaggi, chioschi, locali di deposito, servizi e attrezzature per lo svolgimento di spettacoli all’aperto.

Con le opere si è ampliato il bacino della Darsena verso la piazza XXIV maggio, tramite lo spostamento della presa del Ticinello e si è ottenuto un terrapieno che è il basamento del nuovo edificio del mercato, in ferro e vetro, sostitutivo del precedente mercato coperto; l’arco del Cagnola è divenuto fulcro di uno spazio pedonale e prospettico; lungo il viale D’Annunzio, è stato rettificato uno sperone proteso verso il bacino, secondo la forma rilevata da Beruto nel 1884.

Con pietra e mattoni a vista si sono realizzate le pavimentazioni e il muro d’argine; la sponda meridionale è stata ampliata e la banchina forma ora un nuovo approdo per la navigazione. 

I due lati del bacino sono stati collegati da un ponte pedonale, in ferro, legno e laterizi. Sulla testata rivolta a piazza Cantore è stato creato un giardino proteso verso l’acqua. Ove il canale sotterraneo, che oltre il limite murario, sottopassando la carreggiata stradale della via d’Annunzio, collega dentro la città la Conca al bacino, una passerella di raccordo dà continuità alla passeggiata. L’obiettivo è stato lo stile e la buona costruttività, non in quanto espressione opinabile e personalizzata, ma manifestazione della realtà artistica, tecnologica e delle esigenze della società contemporanea. Così il progetto non è pensato avulso dall’ambiente in cui si colloca; non è buono per se stesso e realizzabile ovunque, ma si aggiunge e si integra alle circostanze. 

Le forme proposte rispettano i principi di proporzione, simmetria, semplicità. Lo stile si esprime nella chiarezza delle scelte dei materiali, delle tecnologie, dei colori; in definizioni non ridondanti, non imitative del passato, non stravaganti.

Roberto Gamba
Architetto, libero professionista


Scheda tecnica

Oggetto: Valorizzazione della Darsena
Località: Milano, via Gabriele D’Annunzio, piazza XXIV maggio
Committente: Comune di Milano Expo 2015
Progetto architettonico: Edoardo Guazzino, Paolo Rizzato, Sandro Rossi (capogruppo), studio Bodin e associati
Progetto strutturale, geotecnico e idraulico: D’Apollonia Ing. Andrea Del Grosso
Progetto impiantistico: Manens – Tifs Ing. Giorgio Marchioretti
Progetto urbanistico: Erre.vi.a srl – Ing. E. Moretti
Impresa di costruzioni: Gi.Ma.Co. Costruzioni (Delebio, SO)
Cronologia: 2004 - 2015
Costi di costruzione: 17.000.000 €
Fotografie: Bart Herreman, Elio Sian

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