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Sostenibilità e digitalizzazione al centro delle regole europee sui prodotti da costruzione

Sulla transizione ecologica in edilizia, le principali novità comunitarie riguardano le revisioni della Direttiva EPBD e del Regolamento CPR. Il nuovo CPR, oltre ai necessari allineamenti alla EPBD, riconosce alla durabilità un ruolo fondamentale - in accordo con il Regolamento Ecodesign - e introduce ulteriori elementi innovativi funzionali all’immissione sul mercato

Lo scorso 10 aprile il Parlamento europeo ha approvato il testo del nuovo Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR), che sostituirà il Regolamento (UE) n. 305/2011, attualmente vigente. Il Consiglio dell’Unione europea dovrà riunirsi, probabilmente entro il 2024, per adottare formalmente il testo, che sarà quindi pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’UE. Le nuove disposizioni saranno implementate una volta che sarà trascorso un anno dall’entrata in vigore del Regolamento, ad eccezione degli articoli relativi alla definizione e adozione delle norme armonizzate e delle informazioni d’uso e di sicurezza, che saranno vigenti dalla data di applicazione. Il mercato europeo dei prodotti da costruzione rappresenta uno dei settori più strategici del panorama economico comunitario, producendo il 10% del valore aggiunto complessivo dell’economia dell’UE e impiegando circa 25 milioni di lavoratori in 430.000 aziende, la maggior parte delle quali rientrante nella categoria delle piccole e medie imprese. La difficile ripartenza post-pandemica e le conseguenze del conflitto russo-ucraino – soprattutto sui prezzi dell’energia e delle materie prime, nonché sulla stabilità delle catene di approvvigionamento globali – hanno tuttavia reso evidente la necessità di operare al fine di rafforzare la resilienza e l’efficienza del mercato comune dei prodotti da costruzione. La proposta di revisione del Regolamento Prodotti da Costruzione è stata presentata dalla Commissione europea nel marzo 2022, in seguito a un’attenta analisi dell’implementazione del testo in vigore. Con il nuovo CPR, Bruxelles mira a rafforzare il funzionamento del mercato unico dei prodotti da costruzione, contribuendo alle transizioni ecologica e digitale, in particolare al conseguimento di «un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva». La necessità di adeguare le norme vigenti ai nuovi obiettivi e alle nuove politiche comunitarie in materia di economia circolare era stata rilevata anche dal Consiglio dell’Unione europea nel 2019, con un’apposita comunicazione, dove si sottolineava l’importanza di «agevolare la circolarità dei prodotti da costruzione» e di «impegnarsi a fondo per includere le relative caratteristiche essenziali necessarie alle specifiche tecniche(armonizzate)».