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Francia/Dax  
Nord Architects

Alzheimer’s Village

Lo studio Nord Architects di Copenaghen si prefigge di progettare per la coesistenza, considerando tale tema come massima sfida del nostro tempo. Per questo ragionevole obiettivo opera di frequente rivolgendosi al settore sanitario e alla creazione di un’architettura innovativa e di qualità, basata sulla comprensione dei bisogni, dei comportamenti e delle azioni degli utenti, da tradurre in adeguati spazi e relazioni spaziali. La progettazione sanitaria è impegno a prendersi cura e accogliere le persone, in locali e atmosfere che consentano ai pazienti e ai loro parenti di rilassarsi e di guarire nel miglior modo possibile.
I loro progetti si identificano con il disegno di edifici impostati sulla funzionalità dell’ambiente di degenza e di lavoro, nell’interesse di dipendenti e utenti, coinvolti talvolta in situazioni di vita delicate.
A Dax - città romana originariamente denominata Aquae Tarbellicae, oggi comune francese di ventiduemila abitanti, noto per le sue acque termali, situato nella regione della Nuova Aquitania, non lontano dalla costa che si affaccia sul golfo di Biscaglia - lo studio danese ha realizzato un centro d’eccellenza basato sul concetto di “villaggio”, indirizzato a pazienti affetti da Alzheimer e demenza.
Il progetto, ispirato chiaramente allo stile edilizio locale, stabilendo così continuità nella vita delle persone e familiarità tra abitanti e residenti della casa di cura, è stato dunque concepito come un vero e proprio villaggio e come tale si compone di 16 case, “reparti” di 8 residenti ciascuno, per ospitare un totale di oltre 120 pazienti.
L’impianto planimetrico integra in una ampia “C” rivolta verso la campagna un insieme di 4 diversi, ma analoghi gruppi abitativi, raccolti attorno a cortili aperti. Ogni casa funziona come unità indipendente, consentendo di regolare il grado di cura da casa a casa, con una suddivisione che evita quei lunghi corridoi, caratteristici delle istituzioni ospedaliere tradizionali. I reparti assumono un carattere familiare che di conseguenza si adatta alle esigenze individuali di ciascun paziente, creando le migliori condizioni per lo svolgersi di una vita attiva, fino a quando la malattia lo permetta.
Il complesso include altresì, in un nucleo di riferimento aggregato intorno a una piazza centrale, una serie di funzioni collettive: ristorante, parrucchiere, negozi, biblioteca e centro sportivo.
In questo modo l’insieme vive, sia dal punto di vista organizzativo che funzionale, come una piccola comunità territoriale. Sono compresi tra gli elaborati di progetto, una serie di schizzi rappresentativi che schematizzano diagrammaticamente e con semplicità gli obiettivi architettonici e funzionali perseguiti, promuovendo così l’efficace esplicabilità di tale concezione, mettendo in luce il ruolo di aiole, giardini, negozi, mini fattorie, camere private, orti, segnaletica; poi attraversamenti nel verde, dotati di percorsi accuratamente pavimentati; pergolati, porticati, forme architettoniche tradizionali e moderne, materiali (tetti in coppi di cotto e intradossi di copertura finiti in legno al naturale).
Appare voluta, pur se negativa rispetto alla definizione di un’immagine architettonica unitaria e disciplinarmente espressiva, anche la diversificazione materica, concepita come una sorta di integrazione e imitazione del contesto.
Ugualmente l’utilizzo di tegole in cotto nelle coperture conferisce riconoscibilità al complesso, restituendo nel contempo al gruppo di palazzine distanziate e mescolate al verde della campagna quell’immagine di “villaggio” già in precedenza dichiarata.
La soluzione delle coperture con falde ricoperte di coppi in laterizio è stata apprezzata e scelta dai progettisti, non solamente per l’originale cromatismo della finitura e per il suo rievocare la tradizionale frammentazione costruttiva dei villaggi europei, ma anche per l’affidabilità che tale scelta materica garantisce, nell’assicurare la completa tenuta alle infiltrazioni di acqua, al gelo, al peso della neve.
Per tutte queste ragioni il progetto del complesso dimostra il suo derivare da una razionale concezione delle diverse parti componenti l’architettura, l’entità volumetrica, la scelta tipologica e formale, la funzionalità degli ambienti ai bisogni dell’utenza, la selezione dei materiali, l’adozione delle tecnologie attuative più appropriate, per il rispetto delle prescrizioni e degli obiettivi ambientali e di risparmio energetico.

Roberto Gamba,
Architetto, libero professionista


Scheda tecnica

 

Oggetto: Residenza sanitaria assistita
Località: Dax, Landes Nuova Aquitania, Francia
Progetto architettonico: Nord Architects
Collaboratori: Champagnat & Gregoire, Groupe Cauros
Cronologia: 2016-2020
Superficie: 10.700 m2
Costo complessivo:

16.100.000 euro

Fotografie: © 11h45 : photographie d'architecture