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Australia/Warrandyte  
Kerstin Hompson Architects

Warrandyte Police Station a Warrandyte

In Australia l’estensione degli spazi, la dilatazione delle distanze, l’intensa coesione che spesso caratterizza i piccoli centri abitati («satelliti» delle grandi città quasi inghiottiti da una natura sovrana, dominante e assoluta) determinano il ruolo strategico svolto dalle centrali di polizia come esempi di architettura «civica» per eccellenza, che sostituiscono il presidio territoriale per la tutela e la sicurezza della comunità ma anche il punto di riferimento dell’identità spaziale del luogo.

Warrandyte è un piccolo centro nei sobborghi di Melbourne, nel cuore del bush australiano: la relativa prossimità alla città non sembra troppo condizionare la «potente» presenza della natura, riferimento imprescindibile per questa piccola ma preziosa architettura. Lo studio Kerstin Thompson Architects, a cui è stato commissionato l’intervento, ha inteso da un lato garantire un forte radicamento tra l’opera costruita e il contesto naturale di insediamento e dall’altro caratterizzare l’edificio, subordinato a consistenti vincoli di budget e da esigenze di schietta funzionalità, attraverso una sua chiara identità. Nel concepire il valore semantico da veicolare mediante la nuova stazione per la comunità di Warrandyte, gli architetti hanno preferito spogliare l’architettura dell’aura tradizionale di «fortezza inespugnabile» che spesso caratterizza edifici con destinazione similare e, al contrario, realizzare in antitesi un intervento pacificante e accogliente, quasi «domestico», sia per gli addetti ai lavori, sia per gli utenti.

L’edificio presenta una pianta curvilinea e una volumetria comodamente adagiate nell’orografia variabile del territorio. L’accesso principale dalla strada, a quota ribassata, avviene tramite una rampa che si propone come un gesto di «benvenuto» e che introduce ai luminosi spazi interni, dove si trovano gli uffici e i servizi razionalmente attestati lungo la distribuzione centrale. La semplice articolazione plani-volumetrica del fabbricato viene arricchita dal trattamento delle facciate, secondo una scelta compositiva che impreziosisce e caratterizza intensamente l’architettura.

La «pelle» in laterizio «vetrificato» di colore verde riflette nelle superfici il vigore della rigogliosa natura dell’intorno, trasformando un «contenitore» sobrio e minimale in un involucro sofisticato e accattivante, mutevole in funzione delle ore del giorno, del ritmo delle stagioni, dell’intensità della luce. 

La trama dei laterizi, sapientemente articolata secondo tessiture variabili, contribuisce a potenziare l’effetto chiaroscurale dei fronti, concepiti secondo una nitida logica gerarchica: la facciata a sud si propone evidentemente come la quinta principale di ingresso; la testata a ovest, interrotta da frangisole in legno, lascia trapelare scorci visivi del fiume e del bush; il fronte a nord si configura come quello più «privato», scarno ed essenziale.

Grazie agli accorgimenti progettuali nella scelta dei materiali di rivestimento, nell’orditura dei laterizi, nel vivace gioco di riflessi, gli architetti sono riusciti a trasformare un’opera minima in un’architettura vibrante e suggestiva, a testimonianza che la qualità compositiva può trascendere e svincolarsi disinvoltamente dai limiti spesso soffocanti imposti dalle scarse disponibilità economiche.

Chiara Testoni
Architetto, dottoranda in Tecnologia dell’Architettura, Università di Ferrara


Scheda tecnica

Oggetto: Warrandyte Police Station
Località: Forbes Street, Warrandyte, Victoria, Australia
Committente: Victoria Police
Progetto architettonico: Kerstin Thompson Architects, Melbourne, Victoria
Cronologia: 2005-2007
Superficie costruita: 322 m2
Superficie lotto: 549 m2
Fotografie: Patrick Bingham – Hall

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