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Germania/Regensburg  
Georg + Scheel + Wetzel

Istituto per non vedenti

Ratisbona (in tedesco Regensburg, cioè «fortezza sul Regen», un affluente del Danubio) è una città della Baviera centrale, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Da oltre 30 anni, l’Istituto Fondazione Ciechi si prende cura nella regione, dalla nascita fino alla scuola, dei bambini con cecità e disabilità visiva.

Il nuovo edificio, situato nella zona ovest di Regensburg, è stato progettato per ospitare 220 bambini ipovedenti e non vedenti, di cui 130 giovani e adolescenti e 90 bambini in età prescolare, con un’attenzione specifica all’organizzazione ottimale dello spazio.

Il complesso è organizzato per assicurare assistenza diurna e convitto, oltre a comprendere aule scolastiche, piscina terapeutica, palestra, attrezzature e impianti sportivi.

Lo studio di architettura che ha realizzato il progetto ha sede a Berlino: la Georg è nata nel 1969 a Hannover, Scheel nel 1963 a Düsseldorf, Wetzel nel 1966 a Bonn. Il sodalizio si è formato da meno di dieci anni, dopo che i suoi componenti hanno maturato studi ed esperienze diverse, presso prestigiosi architetti, non solo tedeschi.

Il progetto di Regensburg, insignito del Ziegel Architekturpreis e selezionato per vari altri riconoscimenti, si inserisce armonicamente nel paesaggio circostante, in una zona di transizione tra città e campagna, seguendo la dolce sinuosità della collina e proponendo una forma che risponde alle particolari esigenze funzionali, altamente differenziate, degli utenti. 

La composizione planimetrica a «pettine» è così concepita proprio per facilitare all’interno l’orientamento dei bambini. Fuori, i cortili, aperti tra le stecche del complesso, sono protesi come dita di una mano nel paesaggio: rivolti verso la campagna aperta e la boscaglia che, non lontano, nasconde il castello di Prüfening, antico Monastero benedettino, offrono, di fronte alle aule, spazi di pace e di esperienza varia.

I materiali delle finiture di facciata sono stati scelti per integrarsi e confrontarsi con la tradizione locale, per non costituire una frattura con il contesto: i volumi distributivi e la palestra sono rivestiti con un paramento di mattoni a colorazione tenue, tendente al grigio; i corpi a pettine delle aule sono invece ricoperti da doghe di larice lamellare. 

Lo stesso legno è utilizzato anche per i serramenti e per le impiallacciature dei pannelli utilizzati all’interno.

Per accedere all’Istituto, i bambini arrivano ai piedi di un terrapieno sopraelevato. Una rampa li conduce a un piazzale poligonale allungato, delimitato dalla manica a doppio livello, su cui si attesta il corridoio di distribuzione ai bracci, con, lateralmente, da una parte la palestra e dall’altra l’atrio di ingresso. 

Dentro, anche il corpo trasversale si adatta alla leggera pendenza esistente, collegando a piano terra, in un percorso continuo, le successive stecche monopiano, che si adagiano al terreno su differenti livelli.

Al piano superiore del corpo di connessione, sono ospitate le stanze per la terapia e i locali dell’amministrazione.

Tutti gli accorgimenti organizzativi e distributivi interni sono finalizzati a determinare un efficace sistema di orientamento e una facile percezione degli ambienti, utili alle disabilità visive dei bambini, oltre a stabilire una riconoscibile gerarchia degli spazi dislocati in una così vasta estensione.

Roberto Gamba
Architetto, libero professionista


Scheda tecnica

Oggetto: Fondazione Istituto Blind
Località: An der Brunnstube 31, 93051 Regensburg
Progetto architettonico: Bettina Georg, Tobias Scheel e Simon Wetzel Architekten (Berlino)
Collaboratori: Martina Betzold, Florian Gayer-Lesti, Joao Goncalo Pereira, Nico Kranenburg, Katharina Nailis, Katja Wemhönerd
Progetto strutturale: ifb Frohloff Staffa Kühl Ecker, Berlino
Paesaggio: Büro Kiefer, Wamsler Rohloff Wirzmüller
Realizzazione: IB Meyer, IB Martin, Regensburg, 2006
Costo: 15 milioni €
Superficie coperta: 12.000 m2
Volume: 43.500 m3
Fotografie: Stefan Müller

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