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Germania/Aschersleben  
LRO + Lederer + Ragnarsdóttir + Oei

Centro di formazione a Aschersleben

Fin dal 1912 la cittadina di Aschersleben è stata dominata da un edificio industriale che gli abitanti locali chiamano amichevolmente il «Gigante di Heckner». Il nome proviene dall’uomo che lo ha costruito, l’architetto Hans Heckner, che a inizio secolo, in qualità di tecnico responsabile della municipalità, edificò, in una delle città più rappresentative della Sassonia-Anhalt, diversi edifici di pregio. Lo stile di Heckner si rifà direttamente agli insegnamenti e alle opere di Theodor Fischer, con il quale ha in comune la formazione al Politecnico di Monaco, e si basa sul concetto di continuità che riflette anche degli aspetti dell’attuale discussione sull’architettura. Recentemente la produzione è terminata, l’edificio è stato abbandonato e l’area ha subito un repentino degrado. Per tale motivo la municipalità ha deciso di riqualificare il sito convertendo l’edificio in un centro educativo attraverso la demolizione di una sua parte e l’ampliamento della struttura rimanente. Con questo obiettivo,

il Municipio di Aschersleben ha bandito un concorso per promuovere la ristrutturazione dell’intera area anche attraverso la realizzazione di un ampio parco aperto ai cittadini. Sfortunatamente, l’idea iniziale di riunire tre livelli scolastici in un’unica struttura non è stata completamente realizzata, tanto che nel corso della progettazione prima e della costruzione poi, sono state apportate delle importanti e frequenti modifiche e correzioni al progetto iniziale. È però rimasta invariata la volontà politica e progettuale di riqualificare il tessuto urbano. Ciò è garantito anche dalla tutela degli spazi collettivi e comuni della struttura che avrebbero dovuto subire un ridimensionamento e che invece sono sopravvissuti ai numerosi tagli. Il progetto di riqualificazione approntato da LRO Architekten consiste in un lungo corpo di fabbrica, che fronteggia un ampio fazzoletto verde che collega fisicamente e visivamente le parti nord e sud del quartiere, posto ortogonalmente all’edificio esistente. Una particolarità dell’ampliamento è il profilo frastagliato della copertura, che collega morfologicamente la grande struttura industriale collocata a sud e il complesso residenziale che si estende a nord dal lato opposto del quartiere. Purtroppo, a differenza di quanto ipotizzato dallo studio LRO Architekten, non è stato possibile integrare la vecchia facciata con la nuova poiché le autorità preposte alla tutela dei beni architettonici vogliono che sia ben evidente la distinzione tra vecchio e nuovo. 

Tuttavia l’edificio esistente è stato soggetto a un’importante ristrutturazione che ne ha permesso l’utilizzo e l’integrazione funzionale con l’ampliamento di nuova costruzione. Le grandi dimensioni del «Gigante di Heckner» hanno consentito la creazione di una hall centrale a tutta altezza sulla quale si affacciano i ballatoi di distribuzione ai piani che collegano alle grandi e luminose aule che si affacciano sull’esterno. La hall centrale, oltre ad avere una funzione distributiva, funge anche da camino bioclimatico che termina con la copertura vetrata apribile di nuova costruzione, consentendo così anche l’entrata di luce naturale nella parte centrale dell’edificio. Attualmente lo spazio di questo edificio è condiviso da due scuole e da un campus educativo. L’accesso all’intero complesso avviene nell’incrocio tra i due edifici ed è marcato da un lungo spazio esterno pavimentato che si sviluppa parallelamente all’edificio esistente e che, costituendo un collegamento tra ambiente interno e parco, diventa uno spazio fruibile dagli utenti come luogo di socializzazione.

Il nuovo corpo di fabbrica contiene al primo piano gli spazi destinati a laboratori, e al piano terra una galleria, direttamente accessibile dal parco grazie alla permeabilità delle aperture, dedicata all’artista tedesco Neo Rauch, che ha trascorso parte della sua infanzia a Aschersleben.  Il nuovo edificio si presenta caratterizzato dal tetto inclinato irregolare che richiama alla mente i tetti di un edificio industriale e contribuisce così a conservare l’identità del complesso che ha sempre caratterizzato l’area della città. Caratteristica dell’involucro del nuovo edificio è la presenza di elementi regolari e irregolari che coesistono in armonia. Gli elementi regolari, come le porte al piano terra e la fascia di finestre al piano superiore, corrono longitudinalmente lungo i prospetti. Due elementi particolari che danno profondità e movimento pur preservando l’estrema pulizia e armonia delle facciate: delle aperture circolari che occupano un ordine sparso nella facciata e una serie di balconi dal profilo ondulato, alternato per piani, che si affacciano in corrispondenza dei pianerottoli della scala interna. L’involucro dell’edificio è completato, oltre al necessario strato di isolamento termico, con un rivestimento in laterizio rifinito da un intonaco di sabbia colorata, che crea un contrasto materico con l’intonaco bianco e liscio dell’edificio esistente, ma allo stesso tempo entra in connessione armoniosa con i caldi toni grigi degli edifici circostanti.

Nicoletta Setola Architetto, PhD, Università degli Studi di Firenze


Scheda tecnica

Oggetto: Centro di formazione
Località: Aschersleben
Committente: Città di Aschersleben attraverso OB Andreas Michelmann
Progetto architettonico: LRO Architekten, Arno Lederer, Jórunn Ragnarsdóttir, Marc Oei
Collaboratori: Katja Pütter, Anne Egenhofer, Arno Schone, Christian Wendlandt, Marco Garcia-Barth
Progetto strutturale: Studio di ingegneria Fankhänel und Müller
Cronologia: 2005 (bando di concorso) 2008-2010 (costruzione)
Fotografie: Roland Halbe

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