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Italia/Firenze  
Studio ABDR Architetti Associati

Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze

Il nuovo Teatro dell'Opera di Firenze, (originariamente chiamato Nuovo Auditorium e Parco della Musica), realizzato per volere della Presidenza del Consiglio dei Ministri come opera celebrativa dei 150 anni dell’Unità d’Italia, è stato costruito a seguito di un appalto concorso, aggiudicato alla fine del 2007. A quella gara, associandosi con altrettante imprese di costruzione, erano stati ammessi a partecipare i fiorentini Archea e Adolfo Natalini, poi Isozaki, Rafael Moneo e Valle Associati, oltre ai romani di ABDR. L’intervento fa parte del programma di qualificazione del comparto delle Cascine, una vasta estensione urbana, comprendente aree produttive in dismissione, verde pubblico, impianti sportivi e, a confine con il centro storico, la nuova struttura della Stazione Leopolda.

Il nuovo teatro, destinato a sede del «Maggio fiorentino», ricopre un importante ruolo di connessione fra queste parti di città. Per tale motivo i vincitori hanno concepito un sistema (realizzato attorno alle nuove volumetrie) di aree percorribili, da considerare come palco artificiale, sulle coperture praticabili degli edifici. Il piano inclinato pedonale che lo caratterizza si raccorda, infatti, a un percorso che crea continuità tra la città e la distesa naturale delle Cascine e che attraversa il fosso Macinante, uno stretto canale artificiale e parallelo al corso dell’Arno, al di qua del Parco. 

I volumi esterni e la sala del teatro lirico (la prima parte dei lavori, avviata nel gennaio 2009) sono stati inaugurati nel dicembre 2011, con un concerto diretto da Zubin Mehta. Oggi sono in corso le opere di completamento dell’auditorium, della scenotecnica, delle 18 sale prova, degli uffici, altre finiture e impianti. Architettonicamente il progetto contempla un insieme di 66.000 mq, attrezzato a polo polifunzionale, che si appoggia su un ampio basamento, con una parte inclinata e con inseriti i volumi delle sale acustiche, per la musica lirica, concertistica, da camera e rock. Queste, concepite come manufatti inscatolati e reciprocamente separati dai rispettivi involucri, in modo da limitare le interferenze esterne e i disturbi del rumore circostante, si distinguono per isolamento, buona insonorizzazione e varietà di sistemazioni distributive.

La grande sala da quasi 2000 posti, con 11 palchi, posta a fronte di un palcoscenico di 2600 mq, è contenuta all’interno di un grande volume stereometrico inclinato, largo 38 m, lungo circa 43 m e alto circa 19 m, inserito all’interno del piano inclinato ascendente. 

La sala piccola (auditorium da 1000 posti, sezionabile in due settori da circa 500 posti cadauno) è prevalentemente destinata alla musica concertistica. 

La cavea, posta al di sopra della grande sala e ai piedi del grande parallelepipedo della torre scenica, può contenere infine 2600 spettatori e conclude il sistema di piazze e percorsi che rendono il progetto una sorta di parco di pietra percorribile. Di esso le gradinate, alternate a piccoli giardini, ne sono gli arredi, unitamente all’adiacente copertura a verde pensile del corpo dell’auditorium-sala piccola, in via di ultimazione. 

La composizione dei volumi, realizzati con una struttura in calcestruzzo e murature, è caratterizzata dal contrasto materico dei due materiali di finitura esterna. Il rivestimento in lastre di grandi dimensioni ripropone la tradizione rinascimentale, riproducendo il colore bianco-verdastro e le fitte nervature ondulate del marmo Cipollino e di altri marmi impiegati nel Battistero fiorentino di San Giovanni. Il «cotto», in elementi a sezione rettangolare, riveste invece il volume della macchina scenica, come una pelle nettamente distinta dalla struttura e sospesa a un’intelaiatura costituita da profili e tiranti metallici. Il paramento in laterizio estruso ha una finitura a grana materica non completamente liscia; gli elementi sono stati semi-artigianalmente smaltati in produzione, con diverse tonalità di grigio e verde; quindi montati a secco, in posizione aggettante, per nascondere le mensole e montanti retrostanti che sostengono gli stessi tubolari in laterizio. 

Questa seconda pelle, che si discosta di 80 cm dal tamponamento continuo, offrendo uno spazio intercapedine utile alle manutenzioni della parete e delle vetrate retrostanti, si mostra come una tessitura, con disegno a traforo di pieni e vuoti, apparentemente casuale, capace di generare un effetto di profondità, di variata densità e, di notte, di suggestiva trasparenza dell’interno illuminato. All’interno, le sale musicali sono rivestite, come vuole la tradizione acustica, in legno di pero per garantire l’eccellenza del suono.

Roberto Gamba
Architetto, libero professionista


Scheda tecnica

Ente appaltante: Presidenza del Consiglio dei Ministri
Località: Firenze, IT
Realizzazione: Ati Sac Spa – Società Appalti Costruzioni, Igit Spa – 2007 – 2011 (primo stralcio)
Progetto architettonico: Studio ABDR Architetti Associati – Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri, Filippo Raimondo
Collaboratori: Maria Persichella, Stefano Pieretti, Livia Spanò, Massimo Barbera, Claudia Pagani, Angela Arnone, Camilla Calviello, Daria Dickmann, Cristina Greco, Roberto Simeone, Antonio Giglio, Angela De Vita, Alessandro Ciocci, Rocco Smaldone, Arianna Francioni,Alessia Piazza, Julia Forte, Cecilia Metella, Antonella Antonilli
Progetto strutturale: Italigegneria srl, ing Silvio Albanesi, Manuela Vanenti, Tommaso Albanesi, Simone Senesi, Francesca Bertozzi
Progetto impianti: Enetec Srl
Realizzazione impianti: Renato Tito, Danilo Cavaliere, Domenico del Monaco, Simone Schowick
Acustica: Müller – Bbm Jürgen Reinhold
Sistemi teatrali: Maestro Pier Luigi Pizzi regista scenografo, Massimo Gasparon
Scenotecnica: Ati Sac – Igit
Consulenza artistica: Gregorio Botta
Prevenzione incendi: Giacomo Ruggeri
Indagini geologiche: Dms Engineering Srl, Salvatore Miliziano
Importo lavori primo stralcio: 137 milioni di euro
Fotografie: Luigi Filetici

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