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Paesi Bassi/Hoofddorp  
KCAP Architects&Planners

9522 Spaans-Zuid a Hoofddorp, Haarlemmermeer

Il masterplan «Centrum Hoofddorp 2000» nasce dall’esigenza della municipalità di Haarlemmermeer di incrementare le attività commerciali del villaggio principale di Hoofddorp che, nonostante gli oltre 70.000 abitanti, non possedeva una vera e propria arteria commerciale. La dislocazione isolata delle differenti aree dedicate preesistenti, infatti, non garantiva uno sviluppo adeguato delle attività produttive. La progettazione degli edifici è stata affidata a tre studi di architettura tra cui, oltre a KCAP Architects&Planners, lo studio ELV Architecten (Ellerman, Lucas e Van Vught) e quello di Rudy Uytenhaak. 

Il Piano partiva della dismissione di un vasto sito industriale in disuso e prevedeva la progettazione di un nuovo asse commerciale affiancato dalla costruzione di edifici per uffici per la cultura, abitazioni e parcheggi oltre a ampie zone verdi e corsi d’acqua.

L’attuazione del masterplan è stata suddivisa in più fasi: nella prima sono stati realizzati tre comprensori edilizi, delle vere e proprie «ville urbane», ciascuna delle quali composta da 22 unità abitative, oltre a 50 abitazioni unifamiliari a schiera. Nella seconda fase sono state realizzate la parti commerciali e sono state completate ulteriori 55 unità abitative: infine, la terza fase ha previsto la conclusione della costruzione dell’edificio residenziale denominato «il serpente», composto da 97 appartamenti, e del centro servizi. La nuova area residenziale congiunge «l’argine degli ingegneri», ovvero il Geniedijk, patrimonio mondiale dell’UNESCO, costruito al fine di permettere il collegamento fra il forte e le casematte realizzate alla fine del XIX secolo a protezione della città di Amsterdam, al centro di Hoofddorp, attraverso tre assi principali di collegamento di circa 200 metri, larghi 21, con due file di alberi e posti auto su entrambi i lati. I tre assi intersecano un grande parco urbano attraversato da corsi di acqua, suddividendo il lotto in due grandi aree, una più rurale che dialoga con il Geniedijk e una più urbana in comunicazione con il nuovo centro di Hoofddorp. L’intensificarsi degli edifici residenziali e la riduzione dell’altezza degli immobili verso il Geniedijk tende a rafforzare questa divisione. Lo studio di Kees Christiaanse, all’interno del masterplan, oltre a un centro commerciale, ha progettato delle ville urbane, due tipologie di case a schiera (denominate 4.50 e 7.50) e una stecca di appartamenti.

Le ville urbane, il cui posizionamento sui canali contribuisce a rafforzare l’idea del quartiere aperto verso l’ambiente circostante, sono caratterizzate da un piano seminterrato destinato a garage e da un piano terra, in parte porticato e affacciato sul corso d’acqua e in parte destinato a tre unità abitative. I piani dal primo al quarto sono occupati ciascuno da quattro appartamenti, mentre il quinto è destinato a tre grandi attici. Le ville urbane prevedono la presenza di un nucleo centrale destinato ai collegamenti verticali (scale e ascensori) e ai locali di servizio (servizi igienici, ripostigli, ecc.). Tutti gli appartamenti terminano nelle due testate degli edifici, occupate da ampi soggiorni, zone pranzo e cucine che, per mezzo di ampie vetrate affacciate su profonde terrazze, mettono in relazione gli abitanti con il contesto.

Ognuna delle tre stecche di case a schiera 4.50, in prossimità delle ville urbane e disposte perpendicolarmente a esse, è composta da 9 appartamenti che si sviluppano ciascuno su 4 piani fuori terra: il piano terra ha un uso flessibile; il primo piano, caratterizzato dalla presenza di un bow-window aggettante continuo che corre lungo tutta la facciata, è destinato alla zona giorno; il secondo piano, per metà occupato da una terrazza, e il terzo sono destinati, invece, alla zona notte. I fronti degli edifici sono perlopiù massivi con piccole aperture, a eccezione dei piani bow-windows, quasi completamente vetrati, che si differenziano, anche, per l’uso di materiali di rivestimento disuguali. 

Le facciate sono caratterizzate dall’uso di laterizi faccia a vista particolari, denotati dalla presenza centrale di una tasca. Tale tipologia di elementi, se solitamente viene utilizzata per permettere la connessione tra due corsi di mattoni senza giunti di malta (la miscela legante viene posizionata all’interno della tasca in modo da garantire il collegamento tra le file successive), in questo caso nasce per esigenze costruttive ma viene utilizzata per esigenze estetiche: i mattoni, infatti, sono posti in opera di taglio e la cavità centrale, oltre a caratterizzare morfologicamente la facciata, permette giochi chiaroscurali di particolare interesse. Le differenti gradazioni di colore dei mattoni e la texture superficiale degli stessi contribuiscono ulteriormente a esaltare le variazioni di luce che consentono di alleggerire notevolmente la composizione massiva dei prospetti.

Claudio Piferi
PhD, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Firenze


Scheda tecnica

Oggetto: Edifici residenziali
Località: Hoofddorp, Haarlemmermeer
Committente: Amvest, Amsterdam
Cronologia: 1996-2003
Fotografie: Rob't Hart

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