fbpx
Regno Unito/Colchester  
Proctor and Matthews Architects

Hargood Close a Colchester

Hargood Close a Colchester è un intervento di edilizia sociale rivolto a persone con necessità di alloggio temporaneo. Il progetto è finalizzato a sostituire un precedente complesso costituito da abitazioni di emergenza, una serie di edifici datati e unità prefabbricate, disposte sul sito senza un piano organico.

Nel bando di concorso per la progettazione, i committenti (Family Mosaic in collaborazione con Colchester Borough Council e Homes and Communities Agency) hanno esplicitamente richiesto una struttura moderna e di alta qualità, accuratamente concepita sulla base delle esigenze dei residenti e del personale. Un obiettivo chiave della progettazione era quello di offrire un’alternativa più significativa ai residenti rispetto a un semplice «bed & breakfast» di emergenza, all’interno di un ambiente di sostegno che fornisse dignità e speranza agli ospiti.

Proctor e Matthews sono risultati vincitori del concorso di progettazione bandito nel 2009. A seguire hanno partecipato a svariati laboratori di progettazione con i residenti, i rappresentanti della gestione e i membri del personale dell’ostello esistente. Il programma è stato ben accolto e la proposta progettuale è stata ulteriormente arricchita con molteplici suggerimenti in materia di accesso disabili, aree di deposito, parcheggi biciclette. Anche i cittadini dei dintorni sono stati interpellati e la risposta generale è stata estremamente positiva. L’attività di coinvolgimento degli stakeholder ha permesso allo studio di raggiungere la definitiva approvazione del progetto.

I progettisti si sono ispirati alle case di accoglienza tradizionali del 19° secolo, tipiche di queste aree dell’Essex, per dare al complesso un’aurea squisitamente familiare. Storicamente gli ospizi erano modelli abitativi di successo, che fornivano alle persone vulnerabili degli alloggi di qualità in un ambiente familiare. Il linguaggio architettonico di Proctor e Matthews offre un’interpretazione contemporanea e originale di quel modello vernacolare. Il complesso comprende un insieme variegato di alloggi dalle diverse taglie -dai monolocali, agli appartamenti a una o due camere, alle unità monofamiliari- in risposta alla richiesta del bando di una elevata flessibilità.

I residenti della struttura si succedono infatti in modo disordinato, caotico, molti arrivano con poco preavviso e permangono per un periodo relativamente breve di tempo, altri hanno necessità di una sistemazione più permanente. Un mix flessibile di unità abitative di dimensioni diverse è pertanto necessario per consentire al personale di rispondere in modo adeguato alle mutevoli esigenze degli inquilini.

Come i suoi antecedenti storici, Hargood Close è organizzato in una serie di semplici edifici in mattoni a due piani con tetto a falde che gravitano attorno a cortili interni. Questa disposizione a scala familiare offre agli occupanti un ambiente sicuro e amichevole. Gli edifici che si fronteggiano sulle corti interne permettono a residenti e personale di potersi vedere reciprocamente, fornendo una sorta di «sorveglianza passiva» ma anche favorendo un senso di piccola comunità.

Gli uffici del personale si trovano all’ingresso del sito, con affaccio sia sul lotto che su London Road – una strada trafficata e una delle principali che attraversano Colchester. Al centro, in un’area più intima e controllata, sono localizzati gli spazi comuni e di gioco per i bambini. I prospetti interni sono scanditi al piano terra dalle volumetrie emergenti degli ambienti di deposito, fondamentali, questi ultimi, per i residenti che necessitano di spazi sicuri per i beni che portano con sé. Tali volumi sono una sorta di contrafforti moderne, di supporto alle passerelle di accesso agli alloggi del primo piano.

Una caratteristica chiave del progetto è l’uso fantasioso dei mattoni in laterizio, assemblati con una cura eccezionale del dettaglio e alti livelli di specializzazione della manodopera. I paramenti in muratura dalle «variegate» tessiture danno il ritmo, la scala e l’espressione delle quote ai prospetti, mentre i pannelli di mattoni traforati forniscono un effetto di luce screziata e adeguati livelli di ventilazione alle passerelle. Il materiale principale è, dunque, il laterizio rosso, mentre fasce di mattoni più scuri sono state realizzate sopra alcune porte e finestre e corrono intorno ai cortili tra il piano terra e il piano primo, abbassando visivamente i prospetti e sottolineando la dimensione familiare degli edifici.

Grazie alla sua elevata qualità progettuale, Hargood Close, pur integrandosi perfettamente ai vicini edifici a schiera vittoriani, fornisce una presenza vivace e «simpatica» su London Road, rompendo la monotonia del contesto altrimenti ordinario. Proctor e Matthews hanno interpretato il progetto come un’opportunità per dimostrare che l’edilizia sociale per le persone vulnerabili può essere gradevole e di qualità fornendo al contempo ai senzatetto un ambiente che fornisca loro dignità e rispetto.

Elisa Di Giuseppe
PhD, Università Politecnica delle Marche


Scheda tecnica

Oggetto: Hargood Close
Località: Colchester, (Gran Bretagna)
Committente: Family Mosaic, Colchester Borough Council e Homes and Communities Agency
Progetto architettonico: Proctor and Matthews Architects
Progetto strutturale: Richard Jackson Ltd
Progetto impiantistico: Stuart McCurry & Partners Ltd
Impresa edile: ISG Jackson
Cronologia: 2011-2013
Superficie netta: 2409 m2
Costo complessivo: 3.4 milioni di sterline
Fotografie: Tim Crocker

contentmap_plugin