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Germania/Brackenheim  
LRO + Lederer + Ragnarsdóttir + Oei

Municipio a Brackenheim

Brackenheim è uno dei maggiori centri dediti alla viticoltura del Baden-Wurttemberg ed ha dato i natali a Theodor Heuss, primo presidente della Repubblica Federale Tedesca.  Si tratta di uno di quei centri che restituiscono un’immagine romantica della Germania, un migliaio di tetti rossi immersi nel verde. Il centro presenta splendidi esempi di fachwerk, una chiesa gotica del XVI secolo, un castello dello stesso periodo e un municipio costruito nel 1774 sui resti di un edificio del 1424, a sua volta completamente rinnovato nel 1954 a seguito dei disastri della seconda guerra mondiale.

Il municipio, diventato insufficiente ad accogliere le diverse funzioni amministrative, nel 2008 è stato oggetto di un concorso internazionale per il suo ampliamento: il progetto di LRO Architekten è risultato vincitore per il senso critico dello spazio e per la scelta di realizzare un edificio che si relaziona perfettamente non solo con il plesso esistente ma con l’intero contesto cittadino e, in particolare, con la vicina chiesa.

In Germania la teoria e la prassi diffuse del restauro, segnate dagli effetti delle distruzioni belliche e delle lacerazioni della fase espansiva, esprimono una posizione che tende a spostare il centro dell’interesse dal piano della conservazione a quello della ricostruzione. LRO Architekten riesce invece a mediare queste due posizioni. La soluzione adottata utilizza le preesistenze non come sfondo per fare emergere il nuovo, come spesso succede per le architetture contemporanee, ma come elemento con cui avviare un dialogo, una relazione, anche a rischio di condizionare l’autonomia espressiva del progettista a favore di un’organicità dell’opera.

L’edificio è infatti caratterizzato da un minimalismo che si basa sulla semplicità delle forme e dei volumi, aspetti che contraddistinguono il forte legame con la migliore tradizione costruttiva tedesca. D’altronde non potrebbe essere diversamente: LRO Architekten opera in quella città che ha accolto, a partire dagli anni Venti, la più importante Scuola d’architettura tedesca e il socio fondatore dello studio, Arno Lederer, è il preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Stoccarda.

L’ampliamento è costituito da un corpo di fabbrica ad «L»: la disposizione speculare rispetto all’edificio esistente consente la costituzione di una piccola piazza che segna l’accesso al nuovo plesso.

Il primo volume dell’ampliamento, quello corto che unisce con un luminoso corridoio il vecchio e il nuovo, ha un impianto planimetrico quasi quadrato e contiene i collegamenti verticali e un ampio spazio centrale per ognuno dei due livelli. 

Lo spazio più grande è destinato alla sala riunioni che si presenta come un continuum spaziale avvolgente che costituisce lo spazio di maggiore rilevanza nel complesso e si relaziona con la piazza esterna con un’ampia facciata vetrata. In questo modo, parafrasando quanto detto da Renzo Piano per il suo New York Times Building, l’edificio e la città si legano a vicenda e dialogano in uno spazio, la piazza, che si alimenta della città. La copertura è costituita da una coppia di «ali di gabbiano» unite tra di loro da un sistema di finestrature che consente un’illuminazione zenitale diffusa: dalla piazza tale soluzione non è percepita e il fronte superiore risulta completato con un’esile linea orizzontale.

Il secondo volume dell’ampliamento, quello più lungo, è destinato agli uffici comunali ed ha uno sviluppo planimetrico praticamente identico per i tre livelli. Il volume risulta quasi archetipico: una semplice copertura a capanna priva di aggetto di gronda, una pelle in laterizio faccia a vista di colore chiaro, una successione di aperture modulari e delle piccole feritoie a illuminare la scala.

LRO Architekten progetta una struttura che si riferisce alla tradizione locale senza cadere nell’espediente dello storicismo stilistico, ma interpretandone lo spirito sincero e attribuendogli un forte senso tettonico: in questo rapporto emerge una tensione dialogica e unificante che si esprime nella relazione con il contesto.

Su uno sfondo privo di inquietudini e contaminazioni, la ricerca di LRO Architekten presenta una soluzione che segue la linea etica con la quale affronta ogni attività progettuale, un’espressione concettuale che tematizza dialetticamente il rapporto fra condizioni percettive del presente e contesti del passato.

Adolfo F. L. Baratta Ricercatore, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Roma Tre


Scheda tecnica

Oggetto: Ampliamento del Municipio
Località: Brackenheim
Committente: Città di Brackenheim attraverso il sindaco Rolf Kieser
Progetto architettonico: LRO Architekten + Arno Lederer + Jórunn Ragnarsdóttir + Marc Oei
Progetto strutturale: Wieland + Meißner + Ingenieurgesellschaft mbH
Progetto impiantistico: SIB GmbH & Co. KG
Impresa di costruzione: EDILFAB srl, Arezzo
Cronologia: 2008 (concorso) 2010 - 2011 (costruzione)
Superficie: 3.337 m2
Costo complessivo: 6,5 milioni euro
Fotografie: Zooey Braun

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