fbpx
Italia/Parma  
Speciale SUPERBONUS

La muratura armata: requisiti e prestazioni di una tecnica costruttiva

Nella provincia di Parma, in prossimità del Parco Regionale dei Boschi di Carrega, un intervento di demolizione e ricostruzione è stato realizzato con una tecnica costruttiva prestante quale la muratura armata, attraverso l’impiego di blocchi in laterizio alleggerito in pasta e con isolamento diffuso Normablok Più S40 MA, prodotti dalla Fornaci Laterizi Danesi

La volontà, da parte dell’uomo, di conferire una maggiore resistenza alle sollecitazioni che possono agire su una muratura è antecedente a questo secolo. Precedentemente allo sviluppo della tecnica costruttiva della muratura armata con barre di acciaio, in Europa, tecniche costruttive come il Farchwerk, sviluppato in Germania, o i Colombage francesi anticipavano la volontà di conferire maggiore resistenza alla struttura muraria.
I primi esempi di impiego del ferro per rafforzare degli elementi in laterizio risalgono al XVII e XVIII secolo negli interventi di rinforzo delle cupole in muratura volti a ridurre un eccessivo sforzo di trazione alla base riducendo così la possibilità di eventuali fessurazioni alla struttura.Tra i vari interventi di questo genere, il più importante per valore storico artistico è quello realizzato nel XVIII secolo sulla cupola della Basilica di San Pietro progettata da Michelangelo.
L’intervento, realizzato tra il 1743 e il 1748, prevedeva l’inserimento di cerchiature metalliche alla base della cupola senza modificare l’originale aspetto del progetto michelangiolesco.
L’idea, sviluppata dall’ingegner Giovanni Poleni sotto la direzione dei lavori ad opera di Luigi Vanvitelli, coadiutore e revisore delle misure della Fabbrica di San Pietro, impedì l’aumento delle fessurazioni riscontrate e un miglioramento statico.
L’idea di inserire degli elementi di armatura metallica in fase di costruzione dell’opera in muratura, e non successivamente come intervento di consolidamento, si sviluppò parallelamente alle prime sperimentazioni sul calcestruzzo armato a fine del 1800. Tra i primi a sperimentare questa tecnica costruttiva fu l’architetto Anatole de Baudot, allievo di Henri Labrouste e di Eugène Violler-le-Duc, in Francia nelle pareti della chiesa di Saint Jean de Montmartre.
La soluzione adottata per la chiusura dell’involucro verticale prevedeva l’utilizzo di tondini di acciaio con diametro di 3 mm. Questi, disposti verticalmente e orizzontalmente come a costituire una moderna armatura diffusa, erano alloggiati verticalmente all’interno dei fori dei mattoni in laterizio e opportunamente affogati orizzontalmente nella malta ad alto contenuto di cemento. Come per il calcestruzzo armato, sin da subito si capì quanto la collaborazione di questi due materiali, elementi in laterizio o blocchi e l’acciaio, potesse conferire a tecniche costruttive tradizionali nuove caratteristiche sfruttando ed unendo al meglio i pregi di ogni singolo materiale.

 

 


Scheda tecnica del fabbricato

Oggetto: Intervento di ristrutturazione edilizia di una unità immobiliare a destinazione residenziale
Località: Parma
Progetto strutturale: Ing. Andrea Battiglioni
Cronologia: 2021 (costruzione)
Superficie: 540 m2
Produttore Laterizi: Fornaci Laterizi Danesi spa – Soncino (CR)
Distributore Laterizi: Latercom srl – Soncino (CR)

 

Caratteristiche e prestazioni di NORMABLOK PIU' S40 MA

Caratteristiche generali  
Tipologia Laterizio alleggerito inLaterizio alleggerito inpasta con isolamentodiffuso in poliestereadditivato con grafiteNeoper di BASF
Spessore 40 cm

Resistenza media a compressione nella direzione
dei carichi verticali

15,0 N/mm2
Resistenza media a compressione nella direzione ortogonale ai carichi verticali 3,0 N/mm2
Trasmittanza parete con malta termica Danesi MTM10 e intonaco tradizionale 0,217 W/m2K

Sfasamento (malta tradizionale-parete intonacata)

28,13 ore
Attenuazione (malta tradizionale-parete intonacata) 0,007
Massa superficiale, al netto degli intonaci 360 kg/ m2 
Calore specifico 1000 J/kgK 
Potere fonoisolante 52,6 dB