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Cambiamenti climatici e coperture. L’adeguamento della UNI 9460

Il contributo affronta il tema dell’impatto del cambiamento climatico sulle
tecnologie di copertura e dell’adeguamento della norma UNI 9460 sulle coperture discontinue effettuato ad opera del Gruppo di Lavoro UNI CT/033 Gl 15. La norma UNI 9460, aggiornata detta le regole relative alla progettazione, l’esecuzione e la manutenzione delle coperture con manto discontinuo

Quando nel 1990 la rivista Nature pubblicò i dati relativi a campioni di ghiaccio estratti in profondità al polo sud evidenziando la stretta correlazione tra concentrazione di anidride carbonica in atmosfera e temperatura dell’aria per un periodo di ben 160.000 anni, divenne evidente, all’intera collettività, il particolare impatto delle attività antropiche sul clima del nostro pianeta. A quasi 50 anni di distanza da quello studio, molte sono state purtroppo le evidenze che il mutamento climatico è causa non solo dell’innalzamento delle temperature, ma anche genesi di eventi estremi che sempre più spesso interessano anche il nostro territorio.
L’IPCC (International Panel for Climate Change) pubblica annualmente report che fornisce un quadro sempre più preoccupante.

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L’aumento progressivo delle temperature con le ondate di calore comporta stress termici di particolare intensità negli ambienti sottotetto in fase estiva data la particolare esposizione della copertura alla radiazione solare. Stress che impattano maggiormente in contesti sociali caratterizzati da particolare povertà energetica.
Necessita quindi una riflessione sui modi cui adattare le coperture ai mutamenti climatici in atto, sia dal punto di vista del potenziamento dei requisiti sia anche in relazione a innovative funzionalità e capacità di integrazione con nuove tecnologie, data la richiesta che viene fatta in ambito comunitario (UE rooftop initiative) alle coperture di essere sede principale di installazione di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili. Tra queste tecnologie si citano in particolare i sistemi fotovoltaici, le cui prestazioni in termine di efficienza, sicurezza e durata sono significativamente influenzate dal livello di integrazione e risultano migliori se il sistema fotovoltaico è applicato in sovrapposizione al manto, senza la sostituzione delle tegole.
Da queste considerazioni è nata l’idea di intervenire sulla UNI 9460, la quale, entrata in fase di revisione quinquennale è stata adeguata tenendo conto dei mutamenti operativi introdotti, con lo scopo di dare risposta alle condizioni ambientali emergenti.
La norma, intitolata “Coperture discontinue – Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di coperture realizzate con tegole di laterizio o calcestruzzo” è il documento che, in Italia, disciplina le modalità realizzative delle coperture con manto discontinuo, fornendo regole per quanto concerne la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione a regola d’arte.

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La nuova norma puntualizza anche il ruolo delle co­perture discontinue rispetto alla prestazione energetica degli edifici, per effetto delle ap­posite caratteristiche termofisiche e della capacità di dissipazione del calore grazie alla ventilazione sottomanto e alla permeabi­lità all’aria tra gli elementi di tenuta.