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Tecniche innovative per la stampa 3D di manufatti in laterizio

Le tecniche di stampa 3D stanno emergendo fortemente anche nella produzione edilizia, con sperimentazioni interessanti sui laterizi e sulle ceramiche. Nel contributo si classificano i differenti metodi di stampa 3D con particolare riferimento a quelli utili ad essere impiegati nella filiera del laterizio. Si individuano inoltre due casi di studio relativi a tali materiali.

Negli ultimi anni le macchine a controllo numerico, impiegate a inizio millennio esclusivamente nella filiera industriale pesante, sono state rapidamente adottate nella produzione di arte, design e architettura.
Questo è dovuto sia alla diminuzione dei costi intrinseci di tali tecnologie sia all’emergere di nuovi strumenti e flussi di lavoro legati alla programmazione delle macchine automatiche. Tra queste ultime, le stampanti 3D hanno visto, negli ultimi anni, un entusiasmo generalizzato, per la versatilità delle applicazioni consentite anche nel campo dell’architettura e delle costruzioni. Questo ha innescato un processo virtuoso legato alla ricerca sul design dei materiali e sui metodi di costruzione digitali che sta generando grande innovazione, sebbene ancora in forma sperimentale.
Sia per capacità di diffusione sia per i costi contenuti, la stampa 3D può essere considerata oggi una tecnologia consolidata e ben conosciuta in tutti i suoi aspetti tecnici. Esistono stampanti 3D che producono oggetti di buona qualità utilizzando materiali plastici molto diversi tra di loro: esse sono destinate al mercato consumer e hanno costi decisamente contenuti, anche per la grande diffusione di progetti open-source per lo sviluppo e la programmazione di tali periferiche.
Il settore delle costruzioni, soprattutto se paragonato ad altri settori, nutre ancora qualche riserva a implementare questa tecnologia diffusa e organica dalla medicina all’industria meccanica di precisione.