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Belgio/Mortsel  
Bovenbouw Architectuur

Abitazione a Mortsel

In Mortsel, non lontano da Anversa, questa abitazione semi-indipendente se pur dal fronte strada non ponga in discussione l’onnipresente tipologia residenziale presente nelle Fiandre (le abitazioni in linea continue e omogenee, con regolari prospetti sul fronte stradale), mostra un ragguardevole contributo originale all’utilizzo del materiale laterizio a chi possa osservarne i prospetti che si volgono verso gli spazi interni.

Tale privilegio è reso in questa occasione possibile. Il progetto, concluso nel 2012 da Dirk Somers e i colleghi dello studio Bovenbouw Architectuur, prevedeva l’ampliamento dell’abitazione privata, valorizzando lo spazio posteriore del giardino, con l’addizione di nuovi volumi che andassero a sostituire e accrescere alcuni volumi accessori esistenti in origine. L’idea concepita dagli architetti a guida del progetto ha fatto sì che l’insieme attuale di parti costruite comunicasse un senso di unità, continuità ed equilibrio rispetto al passato. Si scelse infatti di non porre la nuova costruzione come un «contrappunto» all’esistente, né servile e secondario, né differente al punto da catturare l’attenzione come un segno che denunciasse forzatamente l’idea di contemporaneità.

La nuova appendice dell’edificio sarebbe dovuta essere il riflesso di ciò che già c’è, coniugandosi sia nella scala, nel profilo, nei materiali, con la struttura originaria. Grazie all’effetto «specchio» realizzato attraverso il nuovo progetto, oggi vi sono due volumi quasi gemelli che fronteggiano uno la strada l’altro il giardino. Realizzata interamente in doppia muratura in laterizio, con un velo di imbiancatura sia sul fronte esterno che interno, l’addizione si appoggia alla struttura esistente e offre ai proprietari un ampio soggiorno al piano terra, uno studio e due camere da letto nei piani superiori. Ogni ambiente nella nuova costruzione è orientato verso il giardino.

Solo una «flessione», una piega obliqua di restringimento della parete, distingue fra loro, sia in planimetria che in alzato, il vecchio e il nuovo. Proprio questo gesto consente non solo di rompere la rettilineità altrimenti ordinaria, del percorso che dalla strada conduce al giardino, ma soprattutto permette alla luce di penetrare attraverso la finestra posteriore della cucina dell’abitazione esistente. La differenza tra tale percorso esterno e quelli che regolarmente si svolgono nelle abitazioni a essa parallele, è minima, molto sottile. Soltanto un fruitore attento può riconoscere, camminando lungo il vialetto, la mano degli architetti nell’opera di adattamento delle superfici esistenti e connessione con l’ampliamento.

Internamente, una nuova scala funge da collegamento verticale tra gli ambienti della nuova area, mentre al contempo genera un’esperienza spaziale interessante, ove,  nella parte centrale, connette un ampio vuoto a piani su diverse altezze, consentendo singolari viste prospettiche. Mentre la facciata posteriore verso il giardino è completamente vetrata, la lunga muratura laterale si offre come una continua e ininterrotta cortina in laterizio. A vista sia sul lato interno che esterno, da entrambi i fronti il mattone è utilizzato secondo una varietà di apparecchiature – ottenuta da diversificate combinazioni degli elementi e trattamento delle malte – progettati affinché suggeriscano l’eterogeneità degli spazi interni. Laterizo come «wallpaper», secondo le parole degli stessi progettisti. Tipologie compositive con un range di soluzioni diverse per ciascuna campitura come a svelare sul piano la sezione interna; come rivelare qualcosa al mondo esterno del mondo privato che si svolge all’interno.

Veronica Dal Buono
Ricercatrice, Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Architettura


Scheda tecnica

Oggetto: Ampliamento abitazione semi-indipendente
Località: Mortsel, Belgio
Committente: Geysen-Spoelders family
Progetto architettonico: Bovenbouw Architectuur. Dirk Somers, Merijn Muller, Christopher Paesbrugge
Progetto strutturale: Util
Impresa edile: Gravo
Cronologia: 2009 – 2012 (progetto e realizzazione)
Superficie: 75,5 m²
Fotografie: Karin Borghouts

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