fbpx
  • Visualizza:
  • Commerciale
  • Pubblico
  • Ospedaliero
  • Religioso
  • Residenziale
  • Scolastico
  • Sportivo
  • Terziario
Spagna/Madrid  
Estudio Beldarrain

Edificio universitario «Carmen Martín Gaite» Campus di Getafe a Madrid, Spagna

L’Università «Carlos III» di Madrid decide di ampliare il campus di Getafe, una piccola città situata a pochi chilometri a sud della capitale, seguendo le direttive urbanistiche del concorso vinto dallo studio di architettura di Juan Beldarrain. Il primo volume realizzato è stato l’Edificio 18, conosciuto anche come il «Carmen Martín Gaite»; altri ne seguiranno in futuro da posizionare intorno al nuovo parco universitario. Il fabbricato, di 22.000 m2, aumenta considerevolmente gli spazi a disposizione della Facoltà di Scienze Umanistiche, Giornalismo, Comunicazione e Documentazione.

Il suo affaccio principale definisce una lunga cortina edilizia su via Madrid, strada alberata già ospitante altre costruzioni universitarie. L’atrio d’ingresso, situato in posizione centrale della facciata, organizza le attività indipendenti, tra loro distribuite secondo una composizione planimetrica articolata. Una volta entrati nel foyer, da un lato, si trova la Biblioteca, dall’altro, si accede a numerose aule ospitate nei diversi corpi di fabbrica e collegate, tramite una passerella coperta, alle altre dell’adiacente edificio «Ortega y Gasset». 

Sotto questo trait d’union, posto sia al primo che al secondo piano, rimane un passaggio all’aperto che unisce via Madrid con lo spazio interno verde e con le altre strutture del Campus. Al terzo piano, sormontato da un ampio tetto attrezzato a verde, sono situati gli uffici dei docenti e quelli amministrativi. La nuova sede universitaria mostra un’immagine contemporanea, lontana dalla rigidità di alcune costruzioni accademiche in cui la serialità e la diversità sono in equilibrio: la prima ha sicuramente ridotto i costi e semplificato la gestione; la seconda, invece, ha reso l’architettura unica e originale. 

Sebbene tutti i prospetti siano realizzati allo stesso modo e, per dialogare con le preesistenze, riprendano materiali e colori degli altri fabbricati del Campus – fondamentalmente il calcestruzzo bianco e i mattoni rossi di laterizio a vista – la sua singolare tessitura muraria fa la differenza. 

Essa è costituita da facciate ventilate con elementi verticali in laterizio estruso, caratterizzate da un andamento particolare lungo tutti i fronti, dando così un aspetto unitario e continuo all’intervento. Ogni elemento in laterizio è ancorato puntualmente a una piastra orizzontale bianca, fissata a sua volta al cemento armato, con un sistema di livellazione e di facile controllo che permette l’eventuale sostituzione dei laterizi. La struttura portante dell’edificio è costituita da grandi lastre in calcestruzzo − gettate in opera, che coprono la distanza di 11,4 m – e da pilastri non visibili dall’esterno, in quanto coperti dagli elementi verticali in laterizio, disposti ogni 2,2 m.

Nonostante le aperture in facciata abbiano grandi dimensioni, parzialmente nascoste dallo spessore dei prospetti e dalla piega dei laterizi, l’intero volume progettato appare massivo.  Anche se la disposizione delle aperture può sembrare arbitraria, orientata a movimentare la composizione dei fronti, in realtà, essa è frutto di uno sforzo di razionalizzazione e ottimizzazione energetico, indirizzato ad aumentare la presenza della luce naturale e a ridurre il riscaldamento estivo. Altre scelte progettuali adottate, favoriscono l’innovazione, la sostenibilità, l’efficienza energetica e incoraggiano la circolazione pedonale e ciclabile. Le energie rinnovabili utilizzate, geotermica e solare, generano il 7% dell’energia necessaria al nuovo edificio. La raccolta d’acqua piovana serve a irrigare la vegetazione, che costituisce circa la metà del lotto messo a disposizione. L’impegno realizzato per creare un’architettura a ridotto impatto ambientale, e dai costi contenuti, ha portato al conseguimento della certificazione LEED Platinum, assegnata per la prima volta in Spagna a un edificio universitario.

Carmen Murua
Architetto, PhD


Scheda tecnica

Oggetto: Edificio universitario «Carmen Martín Gaite»
Località: Getafe, Madrid (Es)
Committente: Universidad Carlos III di Madrid
Progetto architettonico e direzione lavori: Juan Beldarrain – Estudio Beldarrain
Collaboratori: Marta Badiola, capo progetto, Itziar Combarros, Nestor Asurmendi
Progetto strutturale: Arquing SL (progetto); Valladares Ingeniería SL (assistenza tecnica in cantiere)
Progetto impiantistico: R. Úrculo Ingenieros Consultores
Impresa di costruzione: Acciona Infraestructuras
Direzione esecutiva: Mace Management Services
Controllo di qualità: LCC qualità; CPV controllo tecnico e prevenzione dei rischi
Sicurezza: Grupo MGO
Consulenti LEED: Indra (consulenza in progetto); Vega Ingeniería (consulenza in opera)
Commissioning: Commtech commissioning services
Superficie: 21.153 m2
Costo complessivo: 14.729.342 €
Fotografie: Francisco Berreteaga

contentmap_plugin