fbpx
  • Visualizza:
  • Commerciale
  • Pubblico
  • Ospedaliero
  • Religioso
  • Residenziale
  • Scolastico
  • Sportivo
  • Terziario
Finlandia/Vaasa  
Oopeaa + Serum

Complesso residenziale Kompassi Block

A Vaasa, una cittadina finlandese  di circa sessanta mila abitanti, prospiciente le coste svedesi e facente parte della regione occidentale di Ostrobotnia, è situato questo complesso residenziale che si distingue dalle tradizionali costruzioni per la sua originale conformazione planimetrica e l’impostazione progettuale. La realizzazione è il risultato tangibile di un concorso di progettazione vinto nel 2008 da due gruppi di giovani architetti, uno di Seinäjoki e l’altro di Helsinki, rispettivamente Lassila-Hirvilammi architects1 e Serum architects, che, con la loro opera, decisero di provare a sovvertire le rigide geometrie della maglia urbanistica del centro cittadino di Vaasa.

A questo proposito occuparono centralmente il sito che gli è stato messo a disposizione − resosi disponibile in seguito alla dismissione di una caserma militare − con un intervento formato da due volumi curvi che, però, fanno parte di un unico disegno planimetrico. Così, all’interno di un ampio isolato di forma quadrata, grande il doppio rispetto alla superficie di un «normale» isolato adiacente, e delimitato lungo i perimetri dell’area da volumi e fabbricati di forgia regolare, adesso vi sorge il nuovo complesso residenziale denominato Kompassi Blok.

I due volumi curvi che lo compongono sono materialmente separati tra loro da una strada pedonale che attraversa l’intero lotto da nord a sud. Questa funge anche da acceso principale al complesso, insieme ad altre «porte», contrassegnate dal colore giallo, presenti nei fronti est e ovest, e ci conduce al centro dell’intervento: il grande cortile interno di forma «organica» semicircolare. Esso contiene, oltre a zone piantumate a verde, campi da gioco per bambini, rastrelliere per biciclette, panchine e spazi attrezzati, in un insieme intimo e accogliente circondato dalle pareti bianche dei due edifici curvilinei. I volumi, che presentano raggi di curvatura differenti, sono a loro volta suddivisi in parti (quattro a ovest e cinque a est), più alte e più basse, con un massimo di 6 e 7 piani nelle rispettive testate nord, per poi decrescere fino ai 3 pani d’altezza delle porzioni meridionali del complesso.

Questo profilo terrazzato ha permesso la creazione di varianti tipologiche in alcuni appartamenti posti ai piani superiori che, così, usufruiscono di grandi terrazzamenti e di finestre aggiuntive nei loro fronti sud.  Inoltre, all’interno del complesso si crea una tensione compositiva tra le parti più alte e quelle più basse, evidenziata anche dalla conformazione in pendenza del terreno e dai diversi tipi di finitura esterna: mattoni a vista nei fronti curvi est e ovest e nelle testate; mattoni posati su giunti molto carichi di malta bianca che, una volta strabordata, è stesa con un pennello bagnato sui due prospetti interni (lasciando, però, intravvedere la trama della posa e la texture del mattone sottostante). L’alternanza dei colori, il rosso mattone e il bianco, e la differenza altimetrica delle singole porzioni dei due blocchi, interrompono una certa monumentalità intrinseca in questo tipo di insediamenti (l’opera è chiamata anche «la fortezza») e contribuiscono a conferirgli una vivacità d’estrazione «mediterranea». 

Al piano terreno sono situati alcuni appartamenti con l’accesso diretto, locali tecnici e depositi, e anche piccole unità pronte per essere affittate come negozi; i piani superiori ospitano una molteplicità di alloggi di dimensioni e superfici varie. Moltissimi appartamenti hanno piccole logge chiuse affacciate su entrambi i fronti, che, nelle facciate esterne del complesso, in alcuni casi sono state sostituite da balconi aggettanti coperti. 

I prospetti interni bianchi, quelli sul cortile, sono caratterizzati da lunghe file formate da finestre alte fino al pavimento, mentre al piano terra si trovano anche parti non finestrate, che, alternate con i portali gialli delle entrate, costituiscono una fascia chiusa che funge da basamento all’edificio. I fronti esterni, invece, sono più chiusi, distinti dal colore rosso dei mattoni e dalla forma rettangolare delle finestre; esse presentano in molti casi al loro interno parti leggermente arretrate rispetto al filo dell’edificio, realizzate con la stessa tecnica utilizzata per i fronti interni (solo che qui la malta è di colore grigiastro), poste in posizioni e di dimensioni prettamente «funzionali». Inoltre, vi troviamo alcuni raggruppamenti di balconi sovrastanti coperti e le scale di servizio, che salgono sui tetti terrazzati, realizzati in metallo. Questi elementi tecnici, insieme al profilo generale a scaloni, ravvivano e insieme ingentiliscono l’impatto visivo con il grande fronte curvo quasi introverso del Kompassi Block che, però, un po’ come dentro una siedlung tedesca o un höfe viennese, nasconde al suo interno un’anima più pubblica, sociale e aperta.

Note
  1. Nel 2014 Lassila-Hirvilammi architects cambia la sua denominazione in OOPEAA, Office for Peripheral Architecture, fondata dal solo Anssi Lassila che ne diventa anche il suo Principal Partner.

* Igor Maglica
PhD, architetto e giornalista


Scheda tecnica

Oggetto: Complesso residenziale
Località: Vaasa, Finlandia
Committente: Women for Women International, nonprofit organization
Progetto: Annsi Lassila (OOPEAA), architect in charge; Vesa Humalisto (Serum), Juha Pakkala (OOPEAA), project architects; Sami Heikkinen, Anti Lehto (Serum), design team; Teemu Hirvilammi, Jussi-Pekka Vesala (OOPEAA), Niko Sihvola (Serum), assistants
Cronologia: 2008 (concorso) – 2013 (completamento)
Dimensioni: 12.050 m2 slp; 5.600 m2 parcheggio
Fotografie: Jussi Tiainen

contentmap_plugin