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Italia/Venezia  

Villa LV

Questa abitazione nasce dal desiderio dell’architetto di edificare la propria casa di famiglia: un desiderio semplice, ma profondo, di celebrare amore e bellezza attraverso l’architettura. Il progetto inizia dall’idea di valorizzare materia e volume in un contesto periferico della città diffusa, dove il paesaggio rurale è ormai andato in frantumi, su un piccolo terreno, in un contesto privo di elementi di valore: l’affaccio principale è ad ovest lungo la strada provinciale su cui si è sviluppato il paese. 

Da un punto di vista compositivo si innesca così una relazione tra cemento armato, materia interprete della “contemporaneità”, e mattone di laterizio, prodotto utilizzando uno stampo antico dalla forma irregolare e spigoli arrotondati ad evocare la “memoria”, quella che parla della tecnica costruttiva del luogo. I due elementi si fondono, valorizzando le pareti perimetrali e portandole a vivo verso gli interni. Il dettaglio della muratura è stato studiato in modo tale da predisporre tutti gli impianti e garantire elevate prestazioni termiche senza compromettere la tecnica costruttiva del muro pieno. Il volume è generato dalla composizione di pieni e vuoti: la disposizione dei locali ruota attorno alla scelta di collocare al centro la scala che diventa il perno centrale dell’edificio e per questo è visibile anche dall’esterno.
 
Due ingressi, il principale a sud e quello di servizio ad est, organizzano lo spazio del piano terra sugli assi non sud / est-ovest in tre volumi che caratterizzano le attività lavorative della famiglia: il primo volume è il living con la cucina dove l’isola di vetro scuro è posta al centro dello spazio, il secondo è un piccolo studio, mentre il terzo raccoglie i locali accessori (bagno e garage). Al piano primo, il vuoto che si viene a creare dalla promenade della scala divide in due zone gli ambienti: a sinistra troviamo la camera matrimoniale con seconda stanza adibita a cabina armadio mentre a destra le due stanze dei figli. Il materiale che domina nella zona notte è il legno usato in essenza naturale: rovere nel pavimento, larice ad incorniciare le finestre ed infine abete naturale per il tetto. 
 
È stata realizzata una copertura a due falde asimmetriche di leggera pendenza con una trave di colmo minimal: una trave in acciaio lunga 14 metri che ha permesso di svincolare la pianta da elementi strutturali e far leggere il tetto come un grande cappello a chiusura degli ambienti che si articolano liberamente. La scala si smaterializza man mano che si sale: il primo tratto e costituito dal basamento in cemento più un blocco di tre gradini in microtopping per riprendere il pavimento del piano terra realizzato in architop, a questo si relaziona la seconda parte costituita da una rampa leggera con elementi in legno di rovere sospesi nel vuoto e parapetto in elementi piatti in acciaio verniciato a polvere tinta corten. 
 
Lo stesso parapetto viene ripreso e contestualizzato all’ esterno nella recinzione dove la ripetizione di questi elementi verticali alternati crea un ritmo che divide il giardino dalla strada. Il legame tra interno-esterno e sottolineato anche dalla pavimentazione continua in cemento industriale. Protagonista del progetto e la luce: essa permette di plasmare l’ambiente, ammorbidendo o talvolta indurendo le superfici e i volumi oltre a far leggere i profili delle cose rendendoli ogni volta elementi sempre diversi. In ambito architettonico grande rilevanza e data all’interazione sempre crescente tra luce e colore intesi come elementi in stretta relazione l’uno dall’altro, in grado di stimolare emozioni positive all’individuo garantendone così il benessere psicofisico. 
 
Infine, luce e materia come sintassi di un linguaggio del costruire per l’abitare: Casa LV vuole essere una “machine a habiter”, una macchina per abitare dove e possibile cogliere il ritmo del tempo che scorre. Il tempo viene percepito nella mutazione della luce naturale, filtrata all’interno della casa attraverso finestre in legno-alluminio, con cornici minimali ed ampie vetrate, inteso nel singolo giorno ma anche nell’arco naturale dell’anno. 
 
Lo studio della luce naturale permette cosi a chi vi risiede di cogliere lo scorrere del tempo grazie al continuo mutamento dell’atmosfera sensoriale degli spazi e la percezione degli ambienti interni, in un’interazione dinamica tra luce ed ombra. 

 

TERREAL ITALIA
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Scheda tecnica

Oggetto: Villa LV
Luogo: Scorzè (VE)
Cronologia: progetto 2020 - realizzazione 2022
Progetto architettonico,
direzione lavori
e coordinamento generale:
Architetto Leonardo Michieletto
Materiale utilizzato:  mattone a pasta molle prodotto a stampo “all’antica maniera” da SanMarco

  

 

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