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Italia/Venezia  

La Venezia della nuova architettura

L’itinerario è stato tracciato tra più o meno recenti realizzazioni e conferma l’impegno della città a costruire con qualità e razionalità. E’ evidente il protagonismo del mattone, sia nella tradizione costruttiva di questa monumentale città, sia negli interventi di sviluppo che non intendono rinnegare le bellezze del passato, proponendo forme rappresentative, eleganti, moderne.

Notoriamente Venezia non è solo il suo centro storico lagunare, ma una metropoli che comprende Mestre e altre importanti realtà sulla terraferma. Come tale, presenta ugualmente gli aspetti sociali e le problematiche funzionali di qualunque altro grande insediamento urbano.
Se ogni grande città può affidare il proprio sviluppo a estese pianificazioni, le isole della Laguna, che per loro natura non possono adattarsi a stravolgimenti urbanistici, pretendono invece analitiche scelte architettoniche, studi di dettaglio, espressività, ricuciture accurate; così il nucleo della capitale veneta è divenuto oggi crogiolo di esperimenti invece che di ampliamenti costruttivi.
Venezia determina nell’Ottocento il suo sviluppo di importante città del nord Italia, senza perdere la sua originalità, quando cancella il suo isolamento dalla terraferma con la costruzione del ponte ferroviario trans lagunare nel 1846 e quando, dalla fine del secolo, dà il via a una serie di costruzioni infrastrutturali (ospedale, edilizia sociale, stadio, mercati, sistema scolastico, imponenti strutture manifatturiere e ricettive per il turismo).
Dopo tale periodo, in cui ha comunque conservato magnificamente il suo centro storico, la città ha avuto la possibilità di offrire .
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